giovedì 23 gennaio 2014

DAL 23 GENNAIO 2014 AL 27 GENNAIO 2014 / FLORENCE FOR FREE --FIRENZE GRATIS

23 GENNAIO 2014



Aperitivo in musica e dopo cena con Vieri Sturlini e Pietro Guarracino


Presso GRIF Glamour Restaurant In Florence Dal 23/01/2014 Al 23/01/2014
Al GRIF - Glamour Restaurant In Florence - dal giovedì al sabato: aperitivo in musica e dopo cena* speciale live set.

Giovedì 23 gennaio live set alle ore 22.30 con Vieri Sturlini e Pietro Guarracino: duo chitarristico acustico con repertorio che spazia da standard jazz a brani più noti di musica leggera moderna, sempre naturalmente completato da molta improvvisazione, gusto per l'inaspettato e perizia tecnica.

Vieri Sturlini: chitarra acustica
Pietro Guarracino: chitarra acustica
 INFO E PRENOTAZIONI: 055 219978, clienti@grifrestaurant.it

La mostra "New Art" alla Galleria360

Avatar di Angela
Presso Galleria 360 Dal 23/01/2014 Al 04/02/2014
Mostra: New Art
Artisti: Souske Onoike, Marie Pierre, Alma Sheik, Edyta Wachowicz, Lucy Walsh
Organizzatori: Arch. Riccardo Piagentini, Art. Director Angela Fagu
Durata Mostra: 23 Gennaio 2014 - 4 Febbraio 2014
Luogo: Galleria360 Via il Prato 11R Firenze
Sito web: www.galleria360.it Email: info@galleria360.it
Tel. 0552399570
Orario apertura: da martedì a domenica compresi con orario continuato dalle 10:00 alle 19:00
Le forme di arte contemporanea sono molteplici, spesso molto diverse tra loro, alle volte persino contraddittorie. Collettive, come "New Art", hanno dunque il gran pregio di mostrarci almeno uno spicchio di questo brulicante e variegato mondo.
Ma tra questi diversi dialetti artistici è possibile individuare una lingua comune, una sorta di koinè universale, un valore che accomuni le diverse esperienze artistiche e che ci permetta di orientarci, di comunicare e di interagire? Poiché l'arte, in ogni sua forma ed estrinsecazione rappresenta la più alta espressione umana di creatività, potremmo rintracciare questo valore assoluto ed imprescindibile proprio nella Creatività.
Infatti è il processo di rielaborazione creativa il vero motore di tutto: grazie ad esso l'artista è capace di catturare l'apparenza della realtà, ora invece di visualizzare l'irrealtà; riesce a dare forma esteriore al proprio impulso interiore.
Così dall'ingegno creativo degli artisti che partecipano alla mostra "New Art", potrete osservare opere dove la realtà sfuma i propri contorni in visioni oniriche, oppure dipinti in grado di scatenare vere e proprie tempeste emotive, sfuggendo alle facili adulazioni della forma in favore del colore; vedrete come sia possibile catturare l'attimo fuggente imprigionando la natura transitoria del tempo nella dimensione spaziale dell'opera d'arte; potrete assaporare un po' di magia e fascino orientale grazie a figure femminili di delicata e raffinata bellezza, avvolte nei kimono tradizionali; così come lasciarvi sedurre dalle suggestioni tattili di opere dove la materia si fa protagonista, offrendo esperienze di tipo sinestetico.
Un simposio artistico dunque, dal quale è possibile ammirare una grande varietà di indirizzi e stili, scaturiti dall'inesauribile serbatoio della creatività e sensibilità di questi artisti. Del resto è anche vero che senza di essa, la creatività, come diceva James Whistler, pittore nordamericano di fine ottocento, "l'artista sarebbe solo un mero imitatore e il re degli artisti sarebbe il fotografo."
Virginia Bazzechi Ganucci Cancellie


Il Pinocchi Perduto al Teatro Studio di Scandicci


Presso Dal 23/01/2014 Al 26/01/2014
Al via la stagione al Teatro Studio di Scandicci.
La direzione artistica è stata affidata a Giancarlo Cauteruccio della compagnia Krypton. La stagione ha come titolo "Italia Centrale. La Convergenza delle arti”.
Tredici spettacoli in programma fino all'11 maggio; tra cui spiccano tre prime nazionali e molti eventi collaterali come il workshop del regista Pappi Corsicato sul documentario (3, 4, 5 febbraio); la lectio magistralis del geografo Franco Farinelli (31 gennaio) e l'incontro con l'etnologo Vito Teti (09 febbraio).
Il cartellone presenta tra gli spettacoli quello dedicato a "Bruno Neri. Il coraggio di un calciatore" (27 gennaio), dedicato alla figura di Neri campione della Fiorentina degli anni '30, unico antifascista nella squadra.
Tre le prime nazionali si annovera anche "Piccoli suicidi in Ottava Rima. Volume I" della compagnia i Sacchi di Sabbia (7 e 8 febbraio) e "Quei 2" dei Gogmagog (15 e 16 febbraio).
Questa nuova stagione segna il ritorno della Societas Raffaello Sanzio con "Dialogo degli schiavi" (28 e 29 marzo).
L'8 ed il 9 aprile Valter Malosti propone "Lo stupro di Lucrezia", composto da William Shakespeare nel 1594. Dal 7 al 9 maggio Giancarlo Cauteruccio porta in scena lo spettacolo "Crash Troades" in un'edizione speciale che prevede la sua partecipazione in qualità di attore. Il progetto è realizzato da Teatro Studio Krypton con il contributo di Scandicci Cultura e Regione Toscana.
“Italia Centrale – dichiara il direttore artistico Cauteruccio - non è solo una classificazione geografica, è un’aspirazione, un intento preciso che si riferisce all’importanza dell’innovazione territoriale realizzata con le arti e la cultura: con questo titolo intendiamo riposizionare l’importanza della nostra presenza in una città che, osservando una cartina dell’Italia, sembra situarsi proprio al centro della penisola”.
Tornado al Pinocchio scritto da Virginio Liberti, la storia inizia là dove termina la favola di Collodi, 40 anni dopo la meritata trasformazione del burattino. Pinocchio qui diventa la storia di una vita e delle sue metamorfosi, molto kafkiana per il dolore, l'ironia, il sadismo. In scena un uomo adulto, solo e senza famiglia, con la nostalgia di un tempo passato; da questo qui e ora scenico inizia il viaggio nella memoria dell’uomo Pinocchio, per cercare il suo vero sé e fare un bilancio della sua vita.



Mostra fotografica di Patrizia Minelli "Children in my Eyes"


Presso Dal 23/01/2014 Al 31/01/2014
 "Il progetto fotografico Children in my Eyes nasce al mio ritorno da un viaggio etico in Kenya. L'incontro con i bambini durante le attività ludiche, svolte prima in orfanotrofio nella città di Nyahururu, e poi presso il North Kinangop Chatolic Hospital, hanno fatto nascere il desiderio di testimoniare quei momenti catturandoli nei loro sguardi. Non è l'Africa del Terzo Mondo che desidero raccontare con le mie fotografie, ma sono gli occhi, i sorrisi, le perplessità davanti ad un obbiettivo come i bambini in tutte le parti del mondo. Questa mostra, nel percorso delle 12 immagini, suggerisce una riflessione: quanto pensiamo essere diversi da questi sguardi e quanto invece siamo simili?"
Patrizia Minelli
La nostra vera nazionalità è l'umanità - H. G. Wells
Saranno graditi ospiti con i loro interventi:

Jacopo Chiostri, fiorentino nasce a Milano nel 1952.
Già giornalista economico, oggi affermato scrittore di gialli, collabora al Caffè Storico Letterario Le Giubbe Rosse come responsabile degli eventi letterari.

Matteo Zannoni, 1975 La Spezia, divulga la sua passione per la fotografia, Vice Presidente del Circolo Fotografico Sarzanese e Consigliere Nazionale ANAF (Associazione Nazionale Arti Fotografiche), "la fotografia mostra, non dimostra".

Giorgio Tani, dal 1966 presente nel panorama fotografico italiano con vari incarichi. Oggi Presidente On. Fiaf e Presidente del Circolo Fotografico Idea Visiva di Campi Bisenzio. Predilige il Bianco nero ed il Racconto Fotografico, ma si dedica, come fotografo e come critico fotografico, ad ogni settore espressivo e linguistico della Fotografia.

Durante la manifestazione Marco Ladisa effettuerà un servizio fotografico.

Qualora non possiate essere presenti per l'inaugurazione, consigliamo di visitare comunque la mostra che sarà esposta dal 23 al 31 gennaio, in uno dei locali storici fiorentini tutt'oggi culturalmente attivi.

A fine presentazione seguirà buffet accompagnato da un ottimo drink.

INFO - patminelli@virgilio.it - cell. 349 4750680



Contemporary Visions al Multiverso di Firenze


Presso Multiverso Dal 23/01/2014 Al 30/11/2014
L'appuntamento, ideato e organizzato dall'associazione tutta al femminile DAY ONE, si svolgerà dal 23 gennaio al 30 novembre 2014, e per tutta la prima parte dell'anno sarà ospitato da Multiverso Firenze,  coworking di nuova generazione che, oltre ad essere sede di dell'associazione, è anche uno spazio animato da creativi e professionisti del web.
“Contemporary Visions" è un festival di arti visive composto da cinque "ArtCloud" (sessioni espositive) che si sviluppa  con l'intento di scoprire  nuove proposte nel panorama nazionale e internazionale.  L'intenzione è quella di colmare una lacuna: aumentare e migliorare l'offerta d'arte contemporanea a Firenze e, sulla scia delle più avanguardistiche capitali europee, portare l'arte in luoghi non esclusivamente adibiti a questa proposta.
La seconda edizione sarà inaugurata  dalla performance dell’attrice Sarah Georg e dall’installazione plurisensoriale dell’artista Victoria DeBlassie (inizio ore 19:00).  Sarah, cresciuta in una famiglia di attori itineranti, è parte della compagnia “Teatro Schabernack”. Per l’inaugurazione di “Contemporary Visions” porterà in scena la performance “AromariA – la signora delle erbe”, intervento itinerante di teatro sensoriale nato da un'idea del musicistaAlessandro Gigli. Victoria è invece una giovane e talentuosa artista americana che si è già fatta notare per essersi aggiudicata numerosi premi internazionali oltre ad aver esposto allo  Young Museum,  alla  Make Hang Gallery di San Francisco, e alla [AC]2 Gallery di Albuquerque (New Mexico).
Sarà presente al festival con la sua installazione "Cascade", un grande arazzo “tessuto” da migliaia di bucce d’arancia che danno vita ad una “nuova pelle” pur mantenendo intatto l’odore e il simbolico significato del frutto madre. Nella sezione espositiva di questa artcloud spiccano le immagini di "Dead City", contenute all''interno del progetto "Climate Change" dell'artista Klaus Bittner (Repubblica Ceca), vedi foto in allegato: futuristiche aree residenziali, in apparenza senz'anima. Evoluzioni dell'architettura contemporanea fortemente influenzata dal cambiamento climatico.                                
La prima data in calendario del Contemporary Vision 2014  è completata dalle opere di: Habiba Zouabi, Gabi Domenig, Arash Shirinbab, Juri Vergassola, Victoria De Blassie, Sandro Frinolli. 
Ogni sessione del Contemporary Vision è chiamata ArtCloud e sarà sviluppata in chiave 2.0, infatti gli allestimenti prodotti e curati dallo staff di DAY ONE sono creati secondo un approccio social utilizzando le nuove tecnologie dei QRCode e delle App.
La prima edizione di Contemporary Vision, svoltasi nel corso del 2013, ha coinvolto circa quaranta artisti di ben 25 nazionalità diverse (America, Francia, Spagna, Nuova Zelanda, Svizzera, Belgio, Svezia, Inghilterra, Nicaragua, Giappone, Russia, Messico, Australia, Filippine, Norvegia, Slovenia, Cina, Israele, Cile, Ucraina, Olanda, Grecia, Malesia, Repubblica di Macedonia, Germania) attivi in molteplici discipline (pittura, scultura, fotografia, incisione, disegno, performance, video-arte, musica, teatro).
Numerose anche la partnership attivate, oltre a quella con Multiverso, meritano di essere menzionate le collaborazioni con la Onlus africana Solid Rock Association, la Fondazione Romualdo del Bianco, il portale Life Beyound Tourism, laProvincia di Firenze, il Comune di Firenze, la Croce Rossa Italiana e l'Auditorium al Duomo.
Info: www.dayone-art.com - info@dayone-art.com
infoline: 055 4089304




Il mese delle memorie (genocidi e persecuzioni)

Avatar di Simone
Presso cinemAnemico Dal 23/01/2014 Al 01/02/2014
Un mese per tutte le memorie
Per molti anni, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il concetto di genocidio ha coinciso sostanzialmente con la Shoah. Poi, piano piano, il muro di silenzio dietro al quale si nascondevano tragedie analoghe ha cominciato a sgretolarsi. Si è cominciato a parlare del genocidio degli Armeni. Nello stesso tempo l'attualità ci ha dimostrato che certi orrori non erano soltanto un ricordo del passato, ma che potevano rivivere nell'attualità. Dalla Cambogia al Ruanda, dalla Bosnia al Darfur, l'ultimo quarto del secolo scorso e l'inizio di questo sono stati segnati da tragedie spaventose che i media hanno documentato in tempo reale.
Davanti a questo il genocidio è stato inquadrato in una prospettiva nuova. Inserire la tragedia ebraica in un contesto più ampio, accanto ad altri genocidi più o meno recenti, non significa diminuirne il rilievo storico. Al contrario, significa toglierla da una terra di nessuno dove resterebbe un fenomeno incomprensibile. La nostra sofferenza ha un senso soltanto se viene avvicinata a quella degli altri. Diversamente si trasforma, piano piano ma inevitabilmente, in una manifestazione di egoismo.
Partendo da queste considerazioni abbiamo deciso di organizzare una rassegna cinematografica dedicata ai genocidi e alle persecuzioni. Non soltanto quelli legati alla Seconda Guerra Mondiale, ma anche quelli precedenti (la tragedia armena e lo sterminio degli Indiani nordamericani) e successivi (la persecuzione dei Rom nell'Europa centrale odierna). Nei prossimi anni ci occuperemo anche di altri popoli, perché la memoria è un diritto di tutti e non un privilegio di pochi.
Alessandro Michelucci

Venerdì 24 gennaio
21.30 Il pane della memoria
Un film di Luigi M. Faccini con Elena Servi
Documentario, durata 62 min. - Italia 2008
Prodotto da Marina Piperno per Ippogrifo Liguria. "Quanto ha viaggiato la mia gente. E non per svago" dice Elena Servi di Pitigliano (GR) di cui questo bellissimo documentario è anzitutto il ritratto. È lei, col suo volto di vecchia signora degna, il dolce sorriso, la limpida voce toscana, la capacità di narrare, la lucidità di analisi, che fa da guida alle immagini, al suono, alla regia di Faccini. Senza mai mettersi in cattedra, è una lezione che passa in rassegna con semplicità e concretezza la storia degli ebrei italiani, la loro identità, la cultura, la religiosità, la capacità di adattamento, gli usi e i riti, la nascita d'Israele, la funzione dei kibbutz, la differenza tra le generazioni, le paure, la continua lotta per la sopravvivenza, gli errori dei governi, i diritti dei palestinesi. La verità è concreta, diceva Brecht. È un film concreto dove si parla spesso di cibo, e non soltanto di pane della memoria: i bagni rituali, il forno delle azzime, il rosso delle melograne, la caverna della macellazione, la bellezza di Pitigliano. Montaggio: Sara Bonatti. Musiche: Riccardo Joshua Moretti. Alla fine Elena dice, con un filo di orgoglio malizioso: "Ci sarà tanta gente ai miei funerali". E le si crede.
Sabato 25 gennaio
21.30 Trio Angela Batoni
DI TERRA IN TERRA
canti zingari Rom, yiddish, ebraici e sefarditi
Violino e Chitarra Matteo Ceramelli
Fisarmonica Sabrina Barbucci
Voce Angela Batoni
il Concerto nasce dall'incontro con la musica Zingara del popolo Rom, la musica Yiddish dell'Europa centro-orientale e della Diaspora ebraica nell'area mediterranea. Il repertorio comprende canti raccolti direttamente dalla gente incontrata durante viaggi nell'Europa dell'Est, dove Angela è entrata in contatto con "etnie" che attraverso la musica e il canto difendono la loro identità culturale.
Sono canti di ritrovo dopo l'esilio e la lontananza, canti della tradizione Kassidica, canti d'amore, di festa e di dolore, canti che scandiscono le tappe del viaggio all'interno delle Culture Yiddish e Zingara Rom, tradizioni così distanti fra loro ma profondamente unite dall'esperienza tragica della Shoah
Domenica 26 gennaio
17.00 Letture e testimonianze
20.00 Cena Rom e Kosher
21.30 La Banda dei Tubi innocenti
Balkan, Gipsy & spaghetti Klezmer Orkestra
Una Brass-Band che vi farà saltare a bordo dell'Orient Express per trascinarvi verso i suoni e le emozioni di una Europa dimenticata. Musiche per ballare e per sognare che provengono dai Balcani e dalle tradizioni zingare ed Yiddish, rivisitazioni di ritmi antichi e melodie ancestrali che suonano da secoli in feste di campagna, matrimoni, funerali
Venerdì 31 gennaio
21.30 Screamers
Un film di Carla Garapedian con Hrant Dink, John Dolmayan, Sibel Edmonds, Daron Malakian, Shavo Odadjian, Serj Tankian
Documentario, musical durata 89 min. - Regno Unito, 2006
Il documentario, realizzato dall'attivista umanitaria Carla Garapedian, si occupa di illustrare tutti i genocidi commessi nel corso del Novecento, e vuole indurre il pubblico a porsi le grandi domande sul tema.
La cronaca del documentario è stata realizzata dal gruppo musicale alternative metal System of a Down, da sempre interessati al riconoscimento da parte della Turchia del genocidio armeno (1915), in quanto di etnia armena.
In una loro dichiarazione hanno affermato:
« Ci siamo sentiti obbligati a lavorare a questo progetto unico che mostra come la negazione di questi crimini abbia portato a genocidi di più vaste dimensioni nel XX secolo, dall'Olocausto alla Cambogia, Bosnia, Rwanda, fino al presente Darfur »
Anche i sottofondi musicali del documentario sono brani realizzati nel corso della loro carriera musicale.
Il nonno di Serj Tankian ha contribuito alla produzione del documentario, in quanto sopravvissuto alla strage armena.
Sabato 1 febbraio
21.30 Noi ricordiamo, saggio di una fine e di un inizio
Un Documentario di Daniele Giuliani, con Andrea Braccini, Annamaria Asmodei, Antonella Mattina, Bianca Pananti, Edera Alderighi, Giuseppe Barocchi, Guido Leoni, Marco Bucciardini, Maria Serena Daconto, Maria Teresa Nobile, Mario Giannini, Martina Fino, Michele Ceri, Sara Ciriello, Stefania Pecchioli.
Tre anni fa iniziava il laboratorio di teatro sulla memoria di "ControAttaccoTeatro" che ha portato, attraverso vari passaggi di studio, alla creazione dello spettacolo "Noi Ricordiamo. Saggio di una fine e di un inizio". Si è trattato di un percorso intenso che ci ha dato la possibilità di soffermarci per tre anni su un tema: la memoria individuale e sociale.
Oltre alle riprese dello spettacolo, il documentario entra nel vivo di quello che è stato il percorso fatto all'interno del laboratorio di teatro con interviste a tutti i partecipanti. Narrando di come il teatro possa essere uno strumento per ricercare nella memoria sociale. La nuova creazione di "ControAttaccoTeatro" è realizzata grazie al contributo della Coop Arca e dell'Azienda Sanitaria 10 Firenze.
A seguire Poesie di Guido Leoni e accompagnamento musicale di Antonio e Paolo (Gruppo Bostic)



24 GENNAIO 2014


Edoardo Cremonese live al Jazz club di firenze

Presso Jazz Club Dal 24/01/2014 Al 24/01/2014
Venerdì 24 Gennaio arriva a Firenze il tour di Edoardo Cremonese, il cantautore padovano presenterà al Jazz Club il nuovo disco "Siamo il remix dei nostri genitori" uscito l'11 ottobre per l'etichetta Libellula Music e Dischi Soviet Studio. Un disco fresco, intelligente e a presa rapida: dieci spaccati di vita raccontati dall'originale e personalissimo stile del cantautore padovano ed impreziositi da partecipazioni prestigiose tra cui Lodo Guenzi (Lo Stato Sociale), Nicolò Carnesi, Alberto Pernazza (Ex Otago, Magellano) e molti altri. Forte di un tour di oltre 100 date col precedente disco "Per vedere Lost", dal vivo Edoardo Cremonese, accompagnato dalla band i Bucanieri, propone uno spettacolo divertente ed emozionante.
Mixato da Alberto Suriani all'Alpha Dept Studio di Bologna e prodotto artisticamente dallo stesso Edoardo Cremonese, "Siamo il remix dei nostri genitori" (Libellula/Dischi Soviet Studio) è un disco al confine, influenzato tanto da Enzo Jannacci e dal suo modo verace, squinternato, romantico ed italiano di intendere la musica parlando a tutti quanto da Damon Albarn e dalla sua attitudine semplice, gocattolosa e geniale di giostrare le sonorità unendo musicisti e stili senza mai perdere una coerenza sonora. A tenere il filo di Arianna e a dare uniformità a tutto il lavoro l'inconfondibile stile dell'autore, con il suo input compositivo strambo e diretto. Come un piccolo chimico e seguendo tutte le fasi del lavoro Edoardo Cremonese è andato alla ricerca di quanti più suoni, volti, colori, respiri e voci possibili, dosandoli a dovere per rendere completo il suo nuovo album. "Siamo il remix dei nostri genitori" è un disco in cui quello che conta è dare spazio alle storie e ai personaggi che lo compongono. Tantissimi gli ospiti musicali e non, tra cui Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale, Nicolò Carnesi, Alberto Pernazza di Ex Otago e Magellano ed il pittore Carlo Alberto Rastelli che ha realizzato per la copertina un dipinto con il ritratto dell'amico autore. Anche questa volta, come in "Per vedere Lost", il disco è stato registrato in un luogo bizzarro che il cantautore ha fatto suo: una lavanderia di una mansarda milanese, da condividere con la lavatrice imbottita di lenzuola e quant'altro.
"A livello di scrittura volevo staccarmi il più possibile dall' autoreferenzialità e dall'egocentrismo in cui spesso si cade nei progetti cantautorali come il mio, in un periodo in cui tutti esibiscono loro stessi - racconta Edoardo Cremonese -. Se ho parlato di me stesso l'ho fatto cercando di trattare le mie esperienze come se fossero quelle di chiunque altro, in generale insomma mi sono divertito a vestire i panni di altri personaggi cercando di non essere pretenzioso: è stata più che altro una tensione naturale. Per me ogni brano prima ancora di essere una canzone è una storia o un personaggio da raccontare, che di conseguenza necessita di una scenografia e di una ambientazione sonara adeguata, che ne faccia risaltare le caratteristiche ed "apra" le possibilità di interpretazione. Sotto questo punto di vista non mi sono posto limiti sonori particolari, a parte uno: non usare mai l'ukulele."
Il disco è accompagnato dal primo singolo "Siamo il remix dei nostri genitori", il cui video è stato girato da Stefano Poletti ed ambientato nell'ex ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano, ora sede del museo d'arte contemporanea MAPP (Museo d'arte Paolo Pini), scelto come luogo simbolo del positivo passaggio di testimone generazionale e della possibilità di cambiamento e apertura.
BIOGRAFIA EDOARDO CREMONESE - www.facebook.com/SoloEdo
Edoardo Cremonese (già Edo), classe 1986, è un padovano purosangue che dal 2009 vive a Milano. A 19 anni viene ingaggiato da MTV per buttarsi col paracadute sul palco di TRL durante l'esibizione live dei Muse, sotto lo sguardo allibito di migliaia di persone. Nel 2004 forma gli Isterica, la sua prima band, ma è dal 2007 che comincia ad intraprendere la strada "solista" con lo pseudonimo di Edo; nel 2008 realizza con Marco Fasolo dei Jennifer Gentle un album che non vedrà mai la luce. Nel 2009 schioda da Padova, non prima di aver registrato fra le ante del suo armadio l'ep "Naso a tramezzino", che segna il suo debutto nel mondo del "cantautorato" italiano, riscuotendo un inaspettato interesse (XL di Repubblica, Blow up, Rockit ecc.) e incuriosendo diversi addetti ai lavori. Nel frattempo all'Accademia di Brera a Milano perfeziona gli studi di "Belle Arti" cominciati a Venezia, intensificando parallelamente la sua attività musicale. Raccoglie storie e ispirazioni, si sposta dall'armadio all'altro lato della camera e sotto il suo letto a soppalco nasce "Per Vedere Lost", prima prova sulla lunga distanza totalmente autoprodotta che vede la luce nel 2011 ed in cui fa tutto da se: scrive, canta e suona tutto il necessario. Seguono un paio di anni in giro per l'Italia caratterizzati da oltre cento concerti, alcune volte da solo con la sua chitarrina acustica, altre volte accompagnato dai "Bucanieri", band di amici storici con cui il rapporto si intensifica e che perciò Edoardo decide di coinvolgere per le registrazioni del suo nuovo album. Abbandonato lo pseudonimo Edo per tornare al proprio nome e cognome, l'artista inizia nel 2012 a lavorare a "Siamo il remix dei nostri genitori", che uscirà ad ottobre 2013 per Libellula/Dischi Soviet Studio.


La mostra "New Art" alla Galleria360

Avatar di Angela
Presso Galleria 360 Dal 23/01/2014 Al 04/02/2014
Mostra: New Art
Artisti: Souske Onoike, Marie Pierre, Alma Sheik, Edyta Wachowicz, Lucy Walsh
Organizzatori: Arch. Riccardo Piagentini, Art. Director Angela Fagu
Durata Mostra: 23 Gennaio 2014 - 4 Febbraio 2014
Luogo: Galleria360 Via il Prato 11R Firenze
Sito web: www.galleria360.it Email: info@galleria360.it
Tel. 0552399570
Orario apertura: da martedì a domenica compresi con orario continuato dalle 10:00 alle 19:00
Le forme di arte contemporanea sono molteplici, spesso molto diverse tra loro, alle volte persino contraddittorie. Collettive, come "New Art", hanno dunque il gran pregio di mostrarci almeno uno spicchio di questo brulicante e variegato mondo.
Ma tra questi diversi dialetti artistici è possibile individuare una lingua comune, una sorta di koinè universale, un valore che accomuni le diverse esperienze artistiche e che ci permetta di orientarci, di comunicare e di interagire? Poiché l'arte, in ogni sua forma ed estrinsecazione rappresenta la più alta espressione umana di creatività, potremmo rintracciare questo valore assoluto ed imprescindibile proprio nella Creatività.
Infatti è il processo di rielaborazione creativa il vero motore di tutto: grazie ad esso l'artista è capace di catturare l'apparenza della realtà, ora invece di visualizzare l'irrealtà; riesce a dare forma esteriore al proprio impulso interiore.
Così dall'ingegno creativo degli artisti che partecipano alla mostra "New Art", potrete osservare opere dove la realtà sfuma i propri contorni in visioni oniriche, oppure dipinti in grado di scatenare vere e proprie tempeste emotive, sfuggendo alle facili adulazioni della forma in favore del colore; vedrete come sia possibile catturare l'attimo fuggente imprigionando la natura transitoria del tempo nella dimensione spaziale dell'opera d'arte; potrete assaporare un po' di magia e fascino orientale grazie a figure femminili di delicata e raffinata bellezza, avvolte nei kimono tradizionali; così come lasciarvi sedurre dalle suggestioni tattili di opere dove la materia si fa protagonista, offrendo esperienze di tipo sinestetico.
Un simposio artistico dunque, dal quale è possibile ammirare una grande varietà di indirizzi e stili, scaturiti dall'inesauribile serbatoio della creatività e sensibilità di questi artisti. Del resto è anche vero che senza di essa, la creatività, come diceva James Whistler, pittore nordamericano di fine ottocento, "l'artista sarebbe solo un mero imitatore e il re degli artisti sarebbe il fotografo."
Virginia Bazzechi Ganucci Cancellie


Il Pinocchi Perduto al Teatro Studio di Scandicci


Presso Dal 23/01/2014 Al 26/01/2014
Al via la stagione al Teatro Studio di Scandicci.
La direzione artistica è stata affidata a Giancarlo Cauteruccio della compagnia Krypton. La stagione ha come titolo "Italia Centrale. La Convergenza delle arti”.
Tredici spettacoli in programma fino all'11 maggio; tra cui spiccano tre prime nazionali e molti eventi collaterali come il workshop del regista Pappi Corsicato sul documentario (3, 4, 5 febbraio); la lectio magistralis del geografo Franco Farinelli (31 gennaio) e l'incontro con l'etnologo Vito Teti (09 febbraio).
Il cartellone presenta tra gli spettacoli quello dedicato a "Bruno Neri. Il coraggio di un calciatore" (27 gennaio), dedicato alla figura di Neri campione della Fiorentina degli anni '30, unico antifascista nella squadra.
Tre le prime nazionali si annovera anche "Piccoli suicidi in Ottava Rima. Volume I" della compagnia i Sacchi di Sabbia (7 e 8 febbraio) e "Quei 2" dei Gogmagog (15 e 16 febbraio).
Questa nuova stagione segna il ritorno della Societas Raffaello Sanzio con "Dialogo degli schiavi" (28 e 29 marzo).
L'8 ed il 9 aprile Valter Malosti propone "Lo stupro di Lucrezia", composto da William Shakespeare nel 1594. Dal 7 al 9 maggio Giancarlo Cauteruccio porta in scena lo spettacolo "Crash Troades" in un'edizione speciale che prevede la sua partecipazione in qualità di attore. Il progetto è realizzato da Teatro Studio Krypton con il contributo di Scandicci Cultura e Regione Toscana.
“Italia Centrale – dichiara il direttore artistico Cauteruccio - non è solo una classificazione geografica, è un’aspirazione, un intento preciso che si riferisce all’importanza dell’innovazione territoriale realizzata con le arti e la cultura: con questo titolo intendiamo riposizionare l’importanza della nostra presenza in una città che, osservando una cartina dell’Italia, sembra situarsi proprio al centro della penisola”.
Tornado al Pinocchio scritto da Virginio Liberti, la storia inizia là dove termina la favola di Collodi, 40 anni dopo la meritata trasformazione del burattino. Pinocchio qui diventa la storia di una vita e delle sue metamorfosi, molto kafkiana per il dolore, l'ironia, il sadismo. In scena un uomo adulto, solo e senza famiglia, con la nostalgia di un tempo passato; da questo qui e ora scenico inizia il viaggio nella memoria dell’uomo Pinocchio, per cercare il suo vero sé e fare un bilancio della sua vita.




Mostra fotografica di Patrizia Minelli "Children in my Eyes"


Presso Dal 23/01/2014 Al 31/01/2014
 "Il progetto fotografico Children in my Eyes nasce al mio ritorno da un viaggio etico in Kenya. L'incontro con i bambini durante le attività ludiche, svolte prima in orfanotrofio nella città di Nyahururu, e poi presso il North Kinangop Chatolic Hospital, hanno fatto nascere il desiderio di testimoniare quei momenti catturandoli nei loro sguardi. Non è l'Africa del Terzo Mondo che desidero raccontare con le mie fotografie, ma sono gli occhi, i sorrisi, le perplessità davanti ad un obbiettivo come i bambini in tutte le parti del mondo. Questa mostra, nel percorso delle 12 immagini, suggerisce una riflessione: quanto pensiamo essere diversi da questi sguardi e quanto invece siamo simili?"
Patrizia Minelli
La nostra vera nazionalità è l'umanità - H. G. Wells
Saranno graditi ospiti con i loro interventi:

Jacopo Chiostri, fiorentino nasce a Milano nel 1952.
Già giornalista economico, oggi affermato scrittore di gialli, collabora al Caffè Storico Letterario Le Giubbe Rosse come responsabile degli eventi letterari.

Matteo Zannoni, 1975 La Spezia, divulga la sua passione per la fotografia, Vice Presidente del Circolo Fotografico Sarzanese e Consigliere Nazionale ANAF (Associazione Nazionale Arti Fotografiche), "la fotografia mostra, non dimostra".

Giorgio Tani, dal 1966 presente nel panorama fotografico italiano con vari incarichi. Oggi Presidente On. Fiaf e Presidente del Circolo Fotografico Idea Visiva di Campi Bisenzio. Predilige il Bianco nero ed il Racconto Fotografico, ma si dedica, come fotografo e come critico fotografico, ad ogni settore espressivo e linguistico della Fotografia.

Durante la manifestazione Marco Ladisa effettuerà un servizio fotografico.

Qualora non possiate essere presenti per l'inaugurazione, consigliamo di visitare comunque la mostra che sarà esposta dal 23 al 31 gennaio, in uno dei locali storici fiorentini tutt'oggi culturalmente attivi.

A fine presentazione seguirà buffet accompagnato da un ottimo drink.

INFO - patminelli@virgilio.it - cell. 349 4750680



Contemporary Visions al Multiverso di Firenze


Presso Multiverso Dal 23/01/2014 Al 30/11/2014
L'appuntamento, ideato e organizzato dall'associazione tutta al femminile DAY ONE, si svolgerà dal 23 gennaio al 30 novembre 2014, e per tutta la prima parte dell'anno sarà ospitato da Multiverso Firenze,  coworking di nuova generazione che, oltre ad essere sede di dell'associazione, è anche uno spazio animato da creativi e professionisti del web.
“Contemporary Visions" è un festival di arti visive composto da cinque "ArtCloud" (sessioni espositive) che si sviluppa  con l'intento di scoprire  nuove proposte nel panorama nazionale e internazionale.  L'intenzione è quella di colmare una lacuna: aumentare e migliorare l'offerta d'arte contemporanea a Firenze e, sulla scia delle più avanguardistiche capitali europee, portare l'arte in luoghi non esclusivamente adibiti a questa proposta.
La seconda edizione sarà inaugurata  dalla performance dell’attrice Sarah Georg e dall’installazione plurisensoriale dell’artista Victoria DeBlassie (inizio ore 19:00).  Sarah, cresciuta in una famiglia di attori itineranti, è parte della compagnia “Teatro Schabernack”. Per l’inaugurazione di “Contemporary Visions” porterà in scena la performance “AromariA – la signora delle erbe”, intervento itinerante di teatro sensoriale nato da un'idea del musicistaAlessandro Gigli. Victoria è invece una giovane e talentuosa artista americana che si è già fatta notare per essersi aggiudicata numerosi premi internazionali oltre ad aver esposto allo  Young Museum,  alla  Make Hang Gallery di San Francisco, e alla [AC]2 Gallery di Albuquerque (New Mexico).
Sarà presente al festival con la sua installazione "Cascade", un grande arazzo “tessuto” da migliaia di bucce d’arancia che danno vita ad una “nuova pelle” pur mantenendo intatto l’odore e il simbolico significato del frutto madre. Nella sezione espositiva di questa artcloud spiccano le immagini di "Dead City", contenute all''interno del progetto "Climate Change" dell'artista Klaus Bittner (Repubblica Ceca), vedi foto in allegato: futuristiche aree residenziali, in apparenza senz'anima. Evoluzioni dell'architettura contemporanea fortemente influenzata dal cambiamento climatico.                                
La prima data in calendario del Contemporary Vision 2014  è completata dalle opere di: Habiba Zouabi, Gabi Domenig, Arash Shirinbab, Juri Vergassola, Victoria De Blassie, Sandro Frinolli. 
Ogni sessione del Contemporary Vision è chiamata ArtCloud e sarà sviluppata in chiave 2.0, infatti gli allestimenti prodotti e curati dallo staff di DAY ONE sono creati secondo un approccio social utilizzando le nuove tecnologie dei QRCode e delle App.
La prima edizione di Contemporary Vision, svoltasi nel corso del 2013, ha coinvolto circa quaranta artisti di ben 25 nazionalità diverse (America, Francia, Spagna, Nuova Zelanda, Svizzera, Belgio, Svezia, Inghilterra, Nicaragua, Giappone, Russia, Messico, Australia, Filippine, Norvegia, Slovenia, Cina, Israele, Cile, Ucraina, Olanda, Grecia, Malesia, Repubblica di Macedonia, Germania) attivi in molteplici discipline (pittura, scultura, fotografia, incisione, disegno, performance, video-arte, musica, teatro).
Numerose anche la partnership attivate, oltre a quella con Multiverso, meritano di essere menzionate le collaborazioni con la Onlus africana Solid Rock Association, la Fondazione Romualdo del Bianco, il portale Life Beyound Tourism, laProvincia di Firenze, il Comune di Firenze, la Croce Rossa Italiana e l'Auditorium al Duomo.
Info: www.dayone-art.com - info@dayone-art.com
infoline: 055 4089304




Il mese delle memorie (genocidi e persecuzioni)

Avatar di Simone
Presso cinemAnemico Dal 23/01/2014 Al 01/02/2014
Un mese per tutte le memorie
Per molti anni, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il concetto di genocidio ha coinciso sostanzialmente con la Shoah. Poi, piano piano, il muro di silenzio dietro al quale si nascondevano tragedie analoghe ha cominciato a sgretolarsi. Si è cominciato a parlare del genocidio degli Armeni. Nello stesso tempo l'attualità ci ha dimostrato che certi orrori non erano soltanto un ricordo del passato, ma che potevano rivivere nell'attualità. Dalla Cambogia al Ruanda, dalla Bosnia al Darfur, l'ultimo quarto del secolo scorso e l'inizio di questo sono stati segnati da tragedie spaventose che i media hanno documentato in tempo reale.
Davanti a questo il genocidio è stato inquadrato in una prospettiva nuova. Inserire la tragedia ebraica in un contesto più ampio, accanto ad altri genocidi più o meno recenti, non significa diminuirne il rilievo storico. Al contrario, significa toglierla da una terra di nessuno dove resterebbe un fenomeno incomprensibile. La nostra sofferenza ha un senso soltanto se viene avvicinata a quella degli altri. Diversamente si trasforma, piano piano ma inevitabilmente, in una manifestazione di egoismo.
Partendo da queste considerazioni abbiamo deciso di organizzare una rassegna cinematografica dedicata ai genocidi e alle persecuzioni. Non soltanto quelli legati alla Seconda Guerra Mondiale, ma anche quelli precedenti (la tragedia armena e lo sterminio degli Indiani nordamericani) e successivi (la persecuzione dei Rom nell'Europa centrale odierna). Nei prossimi anni ci occuperemo anche di altri popoli, perché la memoria è un diritto di tutti e non un privilegio di pochi.
Alessandro Michelucci

Venerdì 24 gennaio
21.30 Il pane della memoria
Un film di Luigi M. Faccini con Elena Servi
Documentario, durata 62 min. - Italia 2008
Prodotto da Marina Piperno per Ippogrifo Liguria. "Quanto ha viaggiato la mia gente. E non per svago" dice Elena Servi di Pitigliano (GR) di cui questo bellissimo documentario è anzitutto il ritratto. È lei, col suo volto di vecchia signora degna, il dolce sorriso, la limpida voce toscana, la capacità di narrare, la lucidità di analisi, che fa da guida alle immagini, al suono, alla regia di Faccini. Senza mai mettersi in cattedra, è una lezione che passa in rassegna con semplicità e concretezza la storia degli ebrei italiani, la loro identità, la cultura, la religiosità, la capacità di adattamento, gli usi e i riti, la nascita d'Israele, la funzione dei kibbutz, la differenza tra le generazioni, le paure, la continua lotta per la sopravvivenza, gli errori dei governi, i diritti dei palestinesi. La verità è concreta, diceva Brecht. È un film concreto dove si parla spesso di cibo, e non soltanto di pane della memoria: i bagni rituali, il forno delle azzime, il rosso delle melograne, la caverna della macellazione, la bellezza di Pitigliano. Montaggio: Sara Bonatti. Musiche: Riccardo Joshua Moretti. Alla fine Elena dice, con un filo di orgoglio malizioso: "Ci sarà tanta gente ai miei funerali". E le si crede.
Sabato 25 gennaio
21.30 Trio Angela Batoni
DI TERRA IN TERRA
canti zingari Rom, yiddish, ebraici e sefarditi
Violino e Chitarra Matteo Ceramelli
Fisarmonica Sabrina Barbucci
Voce Angela Batoni
il Concerto nasce dall'incontro con la musica Zingara del popolo Rom, la musica Yiddish dell'Europa centro-orientale e della Diaspora ebraica nell'area mediterranea. Il repertorio comprende canti raccolti direttamente dalla gente incontrata durante viaggi nell'Europa dell'Est, dove Angela è entrata in contatto con "etnie" che attraverso la musica e il canto difendono la loro identità culturale.
Sono canti di ritrovo dopo l'esilio e la lontananza, canti della tradizione Kassidica, canti d'amore, di festa e di dolore, canti che scandiscono le tappe del viaggio all'interno delle Culture Yiddish e Zingara Rom, tradizioni così distanti fra loro ma profondamente unite dall'esperienza tragica della Shoah
Domenica 26 gennaio
17.00 Letture e testimonianze
20.00 Cena Rom e Kosher
21.30 La Banda dei Tubi innocenti
Balkan, Gipsy & spaghetti Klezmer Orkestra
Una Brass-Band che vi farà saltare a bordo dell'Orient Express per trascinarvi verso i suoni e le emozioni di una Europa dimenticata. Musiche per ballare e per sognare che provengono dai Balcani e dalle tradizioni zingare ed Yiddish, rivisitazioni di ritmi antichi e melodie ancestrali che suonano da secoli in feste di campagna, matrimoni, funerali
Venerdì 31 gennaio
21.30 Screamers
Un film di Carla Garapedian con Hrant Dink, John Dolmayan, Sibel Edmonds, Daron Malakian, Shavo Odadjian, Serj Tankian
Documentario, musical durata 89 min. - Regno Unito, 2006
Il documentario, realizzato dall'attivista umanitaria Carla Garapedian, si occupa di illustrare tutti i genocidi commessi nel corso del Novecento, e vuole indurre il pubblico a porsi le grandi domande sul tema.
La cronaca del documentario è stata realizzata dal gruppo musicale alternative metal System of a Down, da sempre interessati al riconoscimento da parte della Turchia del genocidio armeno (1915), in quanto di etnia armena.
In una loro dichiarazione hanno affermato:
« Ci siamo sentiti obbligati a lavorare a questo progetto unico che mostra come la negazione di questi crimini abbia portato a genocidi di più vaste dimensioni nel XX secolo, dall'Olocausto alla Cambogia, Bosnia, Rwanda, fino al presente Darfur »
Anche i sottofondi musicali del documentario sono brani realizzati nel corso della loro carriera musicale.
Il nonno di Serj Tankian ha contribuito alla produzione del documentario, in quanto sopravvissuto alla strage armena.
Sabato 1 febbraio
21.30 Noi ricordiamo, saggio di una fine e di un inizio
Un Documentario di Daniele Giuliani, con Andrea Braccini, Annamaria Asmodei, Antonella Mattina, Bianca Pananti, Edera Alderighi, Giuseppe Barocchi, Guido Leoni, Marco Bucciardini, Maria Serena Daconto, Maria Teresa Nobile, Mario Giannini, Martina Fino, Michele Ceri, Sara Ciriello, Stefania Pecchioli.
Tre anni fa iniziava il laboratorio di teatro sulla memoria di "ControAttaccoTeatro" che ha portato, attraverso vari passaggi di studio, alla creazione dello spettacolo "Noi Ricordiamo. Saggio di una fine e di un inizio". Si è trattato di un percorso intenso che ci ha dato la possibilità di soffermarci per tre anni su un tema: la memoria individuale e sociale.
Oltre alle riprese dello spettacolo, il documentario entra nel vivo di quello che è stato il percorso fatto all'interno del laboratorio di teatro con interviste a tutti i partecipanti. Narrando di come il teatro possa essere uno strumento per ricercare nella memoria sociale. La nuova creazione di "ControAttaccoTeatro" è realizzata grazie al contributo della Coop Arca e dell'Azienda Sanitaria 10 Firenze.
A seguire Poesie di Guido Leoni e accompagnamento musicale di Antonio e Paolo (Gruppo Bostic)


25  GENNAIO 2014


La mostra "New Art" alla Galleria360

Avatar di Angela
Presso Galleria 360 Dal 23/01/2014 Al 04/02/2014
Mostra: New Art
Artisti: Souske Onoike, Marie Pierre, Alma Sheik, Edyta Wachowicz, Lucy Walsh
Organizzatori: Arch. Riccardo Piagentini, Art. Director Angela Fagu
Durata Mostra: 23 Gennaio 2014 - 4 Febbraio 2014
Luogo: Galleria360 Via il Prato 11R Firenze
Sito web: www.galleria360.it Email: info@galleria360.it
Tel. 0552399570
Orario apertura: da martedì a domenica compresi con orario continuato dalle 10:00 alle 19:00
Le forme di arte contemporanea sono molteplici, spesso molto diverse tra loro, alle volte persino contraddittorie. Collettive, come "New Art", hanno dunque il gran pregio di mostrarci almeno uno spicchio di questo brulicante e variegato mondo.
Ma tra questi diversi dialetti artistici è possibile individuare una lingua comune, una sorta di koinè universale, un valore che accomuni le diverse esperienze artistiche e che ci permetta di orientarci, di comunicare e di interagire? Poiché l'arte, in ogni sua forma ed estrinsecazione rappresenta la più alta espressione umana di creatività, potremmo rintracciare questo valore assoluto ed imprescindibile proprio nella Creatività.
Infatti è il processo di rielaborazione creativa il vero motore di tutto: grazie ad esso l'artista è capace di catturare l'apparenza della realtà, ora invece di visualizzare l'irrealtà; riesce a dare forma esteriore al proprio impulso interiore.
Così dall'ingegno creativo degli artisti che partecipano alla mostra "New Art", potrete osservare opere dove la realtà sfuma i propri contorni in visioni oniriche, oppure dipinti in grado di scatenare vere e proprie tempeste emotive, sfuggendo alle facili adulazioni della forma in favore del colore; vedrete come sia possibile catturare l'attimo fuggente imprigionando la natura transitoria del tempo nella dimensione spaziale dell'opera d'arte; potrete assaporare un po' di magia e fascino orientale grazie a figure femminili di delicata e raffinata bellezza, avvolte nei kimono tradizionali; così come lasciarvi sedurre dalle suggestioni tattili di opere dove la materia si fa protagonista, offrendo esperienze di tipo sinestetico.
Un simposio artistico dunque, dal quale è possibile ammirare una grande varietà di indirizzi e stili, scaturiti dall'inesauribile serbatoio della creatività e sensibilità di questi artisti. Del resto è anche vero che senza di essa, la creatività, come diceva James Whistler, pittore nordamericano di fine ottocento, "l'artista sarebbe solo un mero imitatore e il re degli artisti sarebbe il fotografo."
Virginia Bazzechi Ganucci Cancellie



Il Pinocchi Perduto al Teatro Studio di Scandicci


Presso Dal 23/01/2014 Al 26/01/2014
Al via la stagione al Teatro Studio di Scandicci.
La direzione artistica è stata affidata a Giancarlo Cauteruccio della compagnia Krypton. La stagione ha come titolo "Italia Centrale. La Convergenza delle arti”.
Tredici spettacoli in programma fino all'11 maggio; tra cui spiccano tre prime nazionali e molti eventi collaterali come il workshop del regista Pappi Corsicato sul documentario (3, 4, 5 febbraio); la lectio magistralis del geografo Franco Farinelli (31 gennaio) e l'incontro con l'etnologo Vito Teti (09 febbraio).
Il cartellone presenta tra gli spettacoli quello dedicato a "Bruno Neri. Il coraggio di un calciatore" (27 gennaio), dedicato alla figura di Neri campione della Fiorentina degli anni '30, unico antifascista nella squadra.
Tre le prime nazionali si annovera anche "Piccoli suicidi in Ottava Rima. Volume I" della compagnia i Sacchi di Sabbia (7 e 8 febbraio) e "Quei 2" dei Gogmagog (15 e 16 febbraio).
Questa nuova stagione segna il ritorno della Societas Raffaello Sanzio con "Dialogo degli schiavi" (28 e 29 marzo).
L'8 ed il 9 aprile Valter Malosti propone "Lo stupro di Lucrezia", composto da William Shakespeare nel 1594. Dal 7 al 9 maggio Giancarlo Cauteruccio porta in scena lo spettacolo "Crash Troades" in un'edizione speciale che prevede la sua partecipazione in qualità di attore. Il progetto è realizzato da Teatro Studio Krypton con il contributo di Scandicci Cultura e Regione Toscana.
“Italia Centrale – dichiara il direttore artistico Cauteruccio - non è solo una classificazione geografica, è un’aspirazione, un intento preciso che si riferisce all’importanza dell’innovazione territoriale realizzata con le arti e la cultura: con questo titolo intendiamo riposizionare l’importanza della nostra presenza in una città che, osservando una cartina dell’Italia, sembra situarsi proprio al centro della penisola”.
Tornado al Pinocchio scritto da Virginio Liberti, la storia inizia là dove termina la favola di Collodi, 40 anni dopo la meritata trasformazione del burattino. Pinocchio qui diventa la storia di una vita e delle sue metamorfosi, molto kafkiana per il dolore, l'ironia, il sadismo. In scena un uomo adulto, solo e senza famiglia, con la nostalgia di un tempo passato; da questo qui e ora scenico inizia il viaggio nella memoria dell’uomo Pinocchio, per cercare il suo vero sé e fare un bilancio della sua vita.



Mostra fotografica di Patrizia Minelli "Children in my Eyes"


Presso Dal 23/01/2014 Al 31/01/2014
 "Il progetto fotografico Children in my Eyes nasce al mio ritorno da un viaggio etico in Kenya. L'incontro con i bambini durante le attività ludiche, svolte prima in orfanotrofio nella città di Nyahururu, e poi presso il North Kinangop Chatolic Hospital, hanno fatto nascere il desiderio di testimoniare quei momenti catturandoli nei loro sguardi. Non è l'Africa del Terzo Mondo che desidero raccontare con le mie fotografie, ma sono gli occhi, i sorrisi, le perplessità davanti ad un obbiettivo come i bambini in tutte le parti del mondo. Questa mostra, nel percorso delle 12 immagini, suggerisce una riflessione: quanto pensiamo essere diversi da questi sguardi e quanto invece siamo simili?"
Patrizia Minelli
La nostra vera nazionalità è l'umanità - H. G. Wells
Saranno graditi ospiti con i loro interventi:

Jacopo Chiostri, fiorentino nasce a Milano nel 1952.
Già giornalista economico, oggi affermato scrittore di gialli, collabora al Caffè Storico Letterario Le Giubbe Rosse come responsabile degli eventi letterari.

Matteo Zannoni, 1975 La Spezia, divulga la sua passione per la fotografia, Vice Presidente del Circolo Fotografico Sarzanese e Consigliere Nazionale ANAF (Associazione Nazionale Arti Fotografiche), "la fotografia mostra, non dimostra".

Giorgio Tani, dal 1966 presente nel panorama fotografico italiano con vari incarichi. Oggi Presidente On. Fiaf e Presidente del Circolo Fotografico Idea Visiva di Campi Bisenzio. Predilige il Bianco nero ed il Racconto Fotografico, ma si dedica, come fotografo e come critico fotografico, ad ogni settore espressivo e linguistico della Fotografia.

Durante la manifestazione Marco Ladisa effettuerà un servizio fotografico.

Qualora non possiate essere presenti per l'inaugurazione, consigliamo di visitare comunque la mostra che sarà esposta dal 23 al 31 gennaio, in uno dei locali storici fiorentini tutt'oggi culturalmente attivi.

A fine presentazione seguirà buffet accompagnato da un ottimo drink.

INFO - patminelli@virgilio.it - cell. 349 4750680




Contemporary Visions al Multiverso di Firenze


Presso Multiverso Dal 23/01/2014 Al 30/11/2014
L'appuntamento, ideato e organizzato dall'associazione tutta al femminile DAY ONE, si svolgerà dal 23 gennaio al 30 novembre 2014, e per tutta la prima parte dell'anno sarà ospitato da Multiverso Firenze,  coworking di nuova generazione che, oltre ad essere sede di dell'associazione, è anche uno spazio animato da creativi e professionisti del web.
“Contemporary Visions" è un festival di arti visive composto da cinque "ArtCloud" (sessioni espositive) che si sviluppa  con l'intento di scoprire  nuove proposte nel panorama nazionale e internazionale.  L'intenzione è quella di colmare una lacuna: aumentare e migliorare l'offerta d'arte contemporanea a Firenze e, sulla scia delle più avanguardistiche capitali europee, portare l'arte in luoghi non esclusivamente adibiti a questa proposta.
La seconda edizione sarà inaugurata  dalla performance dell’attrice Sarah Georg e dall’installazione plurisensoriale dell’artista Victoria DeBlassie (inizio ore 19:00).  Sarah, cresciuta in una famiglia di attori itineranti, è parte della compagnia “Teatro Schabernack”. Per l’inaugurazione di “Contemporary Visions” porterà in scena la performance “AromariA – la signora delle erbe”, intervento itinerante di teatro sensoriale nato da un'idea del musicistaAlessandro Gigli. Victoria è invece una giovane e talentuosa artista americana che si è già fatta notare per essersi aggiudicata numerosi premi internazionali oltre ad aver esposto allo  Young Museum,  alla  Make Hang Gallery di San Francisco, e alla [AC]2 Gallery di Albuquerque (New Mexico).
Sarà presente al festival con la sua installazione "Cascade", un grande arazzo “tessuto” da migliaia di bucce d’arancia che danno vita ad una “nuova pelle” pur mantenendo intatto l’odore e il simbolico significato del frutto madre. Nella sezione espositiva di questa artcloud spiccano le immagini di "Dead City", contenute all''interno del progetto "Climate Change" dell'artista Klaus Bittner (Repubblica Ceca), vedi foto in allegato: futuristiche aree residenziali, in apparenza senz'anima. Evoluzioni dell'architettura contemporanea fortemente influenzata dal cambiamento climatico.                                
La prima data in calendario del Contemporary Vision 2014  è completata dalle opere di: Habiba Zouabi, Gabi Domenig, Arash Shirinbab, Juri Vergassola, Victoria De Blassie, Sandro Frinolli. 
Ogni sessione del Contemporary Vision è chiamata ArtCloud e sarà sviluppata in chiave 2.0, infatti gli allestimenti prodotti e curati dallo staff di DAY ONE sono creati secondo un approccio social utilizzando le nuove tecnologie dei QRCode e delle App.
La prima edizione di Contemporary Vision, svoltasi nel corso del 2013, ha coinvolto circa quaranta artisti di ben 25 nazionalità diverse (America, Francia, Spagna, Nuova Zelanda, Svizzera, Belgio, Svezia, Inghilterra, Nicaragua, Giappone, Russia, Messico, Australia, Filippine, Norvegia, Slovenia, Cina, Israele, Cile, Ucraina, Olanda, Grecia, Malesia, Repubblica di Macedonia, Germania) attivi in molteplici discipline (pittura, scultura, fotografia, incisione, disegno, performance, video-arte, musica, teatro).
Numerose anche la partnership attivate, oltre a quella con Multiverso, meritano di essere menzionate le collaborazioni con la Onlus africana Solid Rock Association, la Fondazione Romualdo del Bianco, il portale Life Beyound Tourism, laProvincia di Firenze, il Comune di Firenze, la Croce Rossa Italiana e l'Auditorium al Duomo.
Info: www.dayone-art.com - info@dayone-art.com
infoline: 055 4089304



Il mese delle memorie (genocidi e persecuzioni)

Avatar di Simone
Presso cinemAnemico Dal 23/01/2014 Al 01/02/2014
Un mese per tutte le memorie
Per molti anni, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il concetto di genocidio ha coinciso sostanzialmente con la Shoah. Poi, piano piano, il muro di silenzio dietro al quale si nascondevano tragedie analoghe ha cominciato a sgretolarsi. Si è cominciato a parlare del genocidio degli Armeni. Nello stesso tempo l'attualità ci ha dimostrato che certi orrori non erano soltanto un ricordo del passato, ma che potevano rivivere nell'attualità. Dalla Cambogia al Ruanda, dalla Bosnia al Darfur, l'ultimo quarto del secolo scorso e l'inizio di questo sono stati segnati da tragedie spaventose che i media hanno documentato in tempo reale.
Davanti a questo il genocidio è stato inquadrato in una prospettiva nuova. Inserire la tragedia ebraica in un contesto più ampio, accanto ad altri genocidi più o meno recenti, non significa diminuirne il rilievo storico. Al contrario, significa toglierla da una terra di nessuno dove resterebbe un fenomeno incomprensibile. La nostra sofferenza ha un senso soltanto se viene avvicinata a quella degli altri. Diversamente si trasforma, piano piano ma inevitabilmente, in una manifestazione di egoismo.
Partendo da queste considerazioni abbiamo deciso di organizzare una rassegna cinematografica dedicata ai genocidi e alle persecuzioni. Non soltanto quelli legati alla Seconda Guerra Mondiale, ma anche quelli precedenti (la tragedia armena e lo sterminio degli Indiani nordamericani) e successivi (la persecuzione dei Rom nell'Europa centrale odierna). Nei prossimi anni ci occuperemo anche di altri popoli, perché la memoria è un diritto di tutti e non un privilegio di pochi.
Alessandro Michelucci

Venerdì 24 gennaio
21.30 Il pane della memoria
Un film di Luigi M. Faccini con Elena Servi
Documentario, durata 62 min. - Italia 2008
Prodotto da Marina Piperno per Ippogrifo Liguria. "Quanto ha viaggiato la mia gente. E non per svago" dice Elena Servi di Pitigliano (GR) di cui questo bellissimo documentario è anzitutto il ritratto. È lei, col suo volto di vecchia signora degna, il dolce sorriso, la limpida voce toscana, la capacità di narrare, la lucidità di analisi, che fa da guida alle immagini, al suono, alla regia di Faccini. Senza mai mettersi in cattedra, è una lezione che passa in rassegna con semplicità e concretezza la storia degli ebrei italiani, la loro identità, la cultura, la religiosità, la capacità di adattamento, gli usi e i riti, la nascita d'Israele, la funzione dei kibbutz, la differenza tra le generazioni, le paure, la continua lotta per la sopravvivenza, gli errori dei governi, i diritti dei palestinesi. La verità è concreta, diceva Brecht. È un film concreto dove si parla spesso di cibo, e non soltanto di pane della memoria: i bagni rituali, il forno delle azzime, il rosso delle melograne, la caverna della macellazione, la bellezza di Pitigliano. Montaggio: Sara Bonatti. Musiche: Riccardo Joshua Moretti. Alla fine Elena dice, con un filo di orgoglio malizioso: "Ci sarà tanta gente ai miei funerali". E le si crede.
Sabato 25 gennaio
21.30 Trio Angela Batoni
DI TERRA IN TERRA
canti zingari Rom, yiddish, ebraici e sefarditi
Violino e Chitarra Matteo Ceramelli
Fisarmonica Sabrina Barbucci
Voce Angela Batoni
il Concerto nasce dall'incontro con la musica Zingara del popolo Rom, la musica Yiddish dell'Europa centro-orientale e della Diaspora ebraica nell'area mediterranea. Il repertorio comprende canti raccolti direttamente dalla gente incontrata durante viaggi nell'Europa dell'Est, dove Angela è entrata in contatto con "etnie" che attraverso la musica e il canto difendono la loro identità culturale.
Sono canti di ritrovo dopo l'esilio e la lontananza, canti della tradizione Kassidica, canti d'amore, di festa e di dolore, canti che scandiscono le tappe del viaggio all'interno delle Culture Yiddish e Zingara Rom, tradizioni così distanti fra loro ma profondamente unite dall'esperienza tragica della Shoah
Domenica 26 gennaio
17.00 Letture e testimonianze
20.00 Cena Rom e Kosher
21.30 La Banda dei Tubi innocenti
Balkan, Gipsy & spaghetti Klezmer Orkestra
Una Brass-Band che vi farà saltare a bordo dell'Orient Express per trascinarvi verso i suoni e le emozioni di una Europa dimenticata. Musiche per ballare e per sognare che provengono dai Balcani e dalle tradizioni zingare ed Yiddish, rivisitazioni di ritmi antichi e melodie ancestrali che suonano da secoli in feste di campagna, matrimoni, funerali
Venerdì 31 gennaio
21.30 Screamers
Un film di Carla Garapedian con Hrant Dink, John Dolmayan, Sibel Edmonds, Daron Malakian, Shavo Odadjian, Serj Tankian
Documentario, musical durata 89 min. - Regno Unito, 2006
Il documentario, realizzato dall'attivista umanitaria Carla Garapedian, si occupa di illustrare tutti i genocidi commessi nel corso del Novecento, e vuole indurre il pubblico a porsi le grandi domande sul tema.
La cronaca del documentario è stata realizzata dal gruppo musicale alternative metal System of a Down, da sempre interessati al riconoscimento da parte della Turchia del genocidio armeno (1915), in quanto di etnia armena.
In una loro dichiarazione hanno affermato:
« Ci siamo sentiti obbligati a lavorare a questo progetto unico che mostra come la negazione di questi crimini abbia portato a genocidi di più vaste dimensioni nel XX secolo, dall'Olocausto alla Cambogia, Bosnia, Rwanda, fino al presente Darfur »
Anche i sottofondi musicali del documentario sono brani realizzati nel corso della loro carriera musicale.
Il nonno di Serj Tankian ha contribuito alla produzione del documentario, in quanto sopravvissuto alla strage armena.
Sabato 1 febbraio
21.30 Noi ricordiamo, saggio di una fine e di un inizio
Un Documentario di Daniele Giuliani, con Andrea Braccini, Annamaria Asmodei, Antonella Mattina, Bianca Pananti, Edera Alderighi, Giuseppe Barocchi, Guido Leoni, Marco Bucciardini, Maria Serena Daconto, Maria Teresa Nobile, Mario Giannini, Martina Fino, Michele Ceri, Sara Ciriello, Stefania Pecchioli.
Tre anni fa iniziava il laboratorio di teatro sulla memoria di "ControAttaccoTeatro" che ha portato, attraverso vari passaggi di studio, alla creazione dello spettacolo "Noi Ricordiamo. Saggio di una fine e di un inizio". Si è trattato di un percorso intenso che ci ha dato la possibilità di soffermarci per tre anni su un tema: la memoria individuale e sociale.
Oltre alle riprese dello spettacolo, il documentario entra nel vivo di quello che è stato il percorso fatto all'interno del laboratorio di teatro con interviste a tutti i partecipanti. Narrando di come il teatro possa essere uno strumento per ricercare nella memoria sociale. La nuova creazione di "ControAttaccoTeatro" è realizzata grazie al contributo della Coop Arca e dell'Azienda Sanitaria 10 Firenze.
A seguire Poesie di Guido Leoni e accompagnamento musicale di Antonio e Paolo (Gruppo Bostic)



26 GENNAIO 2014




La mostra "New Art" alla Galleria360

Avatar di Angela
Presso Galleria 360 Dal 23/01/2014 Al 04/02/2014
Mostra: New Art
Artisti: Souske Onoike, Marie Pierre, Alma Sheik, Edyta Wachowicz, Lucy Walsh
Organizzatori: Arch. Riccardo Piagentini, Art. Director Angela Fagu
Durata Mostra: 23 Gennaio 2014 - 4 Febbraio 2014
Luogo: Galleria360 Via il Prato 11R Firenze
Sito web: www.galleria360.it Email: info@galleria360.it
Tel. 0552399570
Orario apertura: da martedì a domenica compresi con orario continuato dalle 10:00 alle 19:00
Le forme di arte contemporanea sono molteplici, spesso molto diverse tra loro, alle volte persino contraddittorie. Collettive, come "New Art", hanno dunque il gran pregio di mostrarci almeno uno spicchio di questo brulicante e variegato mondo.
Ma tra questi diversi dialetti artistici è possibile individuare una lingua comune, una sorta di koinè universale, un valore che accomuni le diverse esperienze artistiche e che ci permetta di orientarci, di comunicare e di interagire? Poiché l'arte, in ogni sua forma ed estrinsecazione rappresenta la più alta espressione umana di creatività, potremmo rintracciare questo valore assoluto ed imprescindibile proprio nella Creatività.
Infatti è il processo di rielaborazione creativa il vero motore di tutto: grazie ad esso l'artista è capace di catturare l'apparenza della realtà, ora invece di visualizzare l'irrealtà; riesce a dare forma esteriore al proprio impulso interiore.
Così dall'ingegno creativo degli artisti che partecipano alla mostra "New Art", potrete osservare opere dove la realtà sfuma i propri contorni in visioni oniriche, oppure dipinti in grado di scatenare vere e proprie tempeste emotive, sfuggendo alle facili adulazioni della forma in favore del colore; vedrete come sia possibile catturare l'attimo fuggente imprigionando la natura transitoria del tempo nella dimensione spaziale dell'opera d'arte; potrete assaporare un po' di magia e fascino orientale grazie a figure femminili di delicata e raffinata bellezza, avvolte nei kimono tradizionali; così come lasciarvi sedurre dalle suggestioni tattili di opere dove la materia si fa protagonista, offrendo esperienze di tipo sinestetico.
Un simposio artistico dunque, dal quale è possibile ammirare una grande varietà di indirizzi e stili, scaturiti dall'inesauribile serbatoio della creatività e sensibilità di questi artisti. Del resto è anche vero che senza di essa, la creatività, come diceva James Whistler, pittore nordamericano di fine ottocento, "l'artista sarebbe solo un mero imitatore e il re degli artisti sarebbe il fotografo."
Virginia Bazzechi Ganucci Cancellie



Il Pinocchi Perduto al Teatro Studio di Scandicci


Presso Dal 23/01/2014 Al 26/01/2014
Al via la stagione al Teatro Studio di Scandicci.
La direzione artistica è stata affidata a Giancarlo Cauteruccio della compagnia Krypton. La stagione ha come titolo "Italia Centrale. La Convergenza delle arti”.
Tredici spettacoli in programma fino all'11 maggio; tra cui spiccano tre prime nazionali e molti eventi collaterali come il workshop del regista Pappi Corsicato sul documentario (3, 4, 5 febbraio); la lectio magistralis del geografo Franco Farinelli (31 gennaio) e l'incontro con l'etnologo Vito Teti (09 febbraio).
Il cartellone presenta tra gli spettacoli quello dedicato a "Bruno Neri. Il coraggio di un calciatore" (27 gennaio), dedicato alla figura di Neri campione della Fiorentina degli anni '30, unico antifascista nella squadra.
Tre le prime nazionali si annovera anche "Piccoli suicidi in Ottava Rima. Volume I" della compagnia i Sacchi di Sabbia (7 e 8 febbraio) e "Quei 2" dei Gogmagog (15 e 16 febbraio).
Questa nuova stagione segna il ritorno della Societas Raffaello Sanzio con "Dialogo degli schiavi" (28 e 29 marzo).
L'8 ed il 9 aprile Valter Malosti propone "Lo stupro di Lucrezia", composto da William Shakespeare nel 1594. Dal 7 al 9 maggio Giancarlo Cauteruccio porta in scena lo spettacolo "Crash Troades" in un'edizione speciale che prevede la sua partecipazione in qualità di attore. Il progetto è realizzato da Teatro Studio Krypton con il contributo di Scandicci Cultura e Regione Toscana.
“Italia Centrale – dichiara il direttore artistico Cauteruccio - non è solo una classificazione geografica, è un’aspirazione, un intento preciso che si riferisce all’importanza dell’innovazione territoriale realizzata con le arti e la cultura: con questo titolo intendiamo riposizionare l’importanza della nostra presenza in una città che, osservando una cartina dell’Italia, sembra situarsi proprio al centro della penisola”.
Tornado al Pinocchio scritto da Virginio Liberti, la storia inizia là dove termina la favola di Collodi, 40 anni dopo la meritata trasformazione del burattino. Pinocchio qui diventa la storia di una vita e delle sue metamorfosi, molto kafkiana per il dolore, l'ironia, il sadismo. In scena un uomo adulto, solo e senza famiglia, con la nostalgia di un tempo passato; da questo qui e ora scenico inizia il viaggio nella memoria dell’uomo Pinocchio, per cercare il suo vero sé e fare un bilancio della sua vita.





Mostra fotografica di Patrizia Minelli "Children in my Eyes"


Presso Dal 23/01/2014 Al 31/01/2014
 "Il progetto fotografico Children in my Eyes nasce al mio ritorno da un viaggio etico in Kenya. L'incontro con i bambini durante le attività ludiche, svolte prima in orfanotrofio nella città di Nyahururu, e poi presso il North Kinangop Chatolic Hospital, hanno fatto nascere il desiderio di testimoniare quei momenti catturandoli nei loro sguardi. Non è l'Africa del Terzo Mondo che desidero raccontare con le mie fotografie, ma sono gli occhi, i sorrisi, le perplessità davanti ad un obbiettivo come i bambini in tutte le parti del mondo. Questa mostra, nel percorso delle 12 immagini, suggerisce una riflessione: quanto pensiamo essere diversi da questi sguardi e quanto invece siamo simili?"
Patrizia Minelli
La nostra vera nazionalità è l'umanità - H. G. Wells
Saranno graditi ospiti con i loro interventi:

Jacopo Chiostri, fiorentino nasce a Milano nel 1952.
Già giornalista economico, oggi affermato scrittore di gialli, collabora al Caffè Storico Letterario Le Giubbe Rosse come responsabile degli eventi letterari.

Matteo Zannoni, 1975 La Spezia, divulga la sua passione per la fotografia, Vice Presidente del Circolo Fotografico Sarzanese e Consigliere Nazionale ANAF (Associazione Nazionale Arti Fotografiche), "la fotografia mostra, non dimostra".

Giorgio Tani, dal 1966 presente nel panorama fotografico italiano con vari incarichi. Oggi Presidente On. Fiaf e Presidente del Circolo Fotografico Idea Visiva di Campi Bisenzio. Predilige il Bianco nero ed il Racconto Fotografico, ma si dedica, come fotografo e come critico fotografico, ad ogni settore espressivo e linguistico della Fotografia.

Durante la manifestazione Marco Ladisa effettuerà un servizio fotografico.

Qualora non possiate essere presenti per l'inaugurazione, consigliamo di visitare comunque la mostra che sarà esposta dal 23 al 31 gennaio, in uno dei locali storici fiorentini tutt'oggi culturalmente attivi.

A fine presentazione seguirà buffet accompagnato da un ottimo drink.

INFO - patminelli@virgilio.it - cell. 349 4750680
 
 
 
 

Contemporary Visions al Multiverso di Firenze


Presso Multiverso Dal 23/01/2014 Al 30/11/2014
L'appuntamento, ideato e organizzato dall'associazione tutta al femminile DAY ONE, si svolgerà dal 23 gennaio al 30 novembre 2014, e per tutta la prima parte dell'anno sarà ospitato da Multiverso Firenze,  coworking di nuova generazione che, oltre ad essere sede di dell'associazione, è anche uno spazio animato da creativi e professionisti del web.
“Contemporary Visions" è un festival di arti visive composto da cinque "ArtCloud" (sessioni espositive) che si sviluppa  con l'intento di scoprire  nuove proposte nel panorama nazionale e internazionale.  L'intenzione è quella di colmare una lacuna: aumentare e migliorare l'offerta d'arte contemporanea a Firenze e, sulla scia delle più avanguardistiche capitali europee, portare l'arte in luoghi non esclusivamente adibiti a questa proposta.
La seconda edizione sarà inaugurata  dalla performance dell’attrice Sarah Georg e dall’installazione plurisensoriale dell’artista Victoria DeBlassie (inizio ore 19:00).  Sarah, cresciuta in una famiglia di attori itineranti, è parte della compagnia “Teatro Schabernack”. Per l’inaugurazione di “Contemporary Visions” porterà in scena la performance “AromariA – la signora delle erbe”, intervento itinerante di teatro sensoriale nato da un'idea del musicistaAlessandro Gigli. Victoria è invece una giovane e talentuosa artista americana che si è già fatta notare per essersi aggiudicata numerosi premi internazionali oltre ad aver esposto allo  Young Museum,  alla  Make Hang Gallery di San Francisco, e alla [AC]2 Gallery di Albuquerque (New Mexico).
Sarà presente al festival con la sua installazione "Cascade", un grande arazzo “tessuto” da migliaia di bucce d’arancia che danno vita ad una “nuova pelle” pur mantenendo intatto l’odore e il simbolico significato del frutto madre. Nella sezione espositiva di questa artcloud spiccano le immagini di "Dead City", contenute all''interno del progetto "Climate Change" dell'artista Klaus Bittner (Repubblica Ceca), vedi foto in allegato: futuristiche aree residenziali, in apparenza senz'anima. Evoluzioni dell'architettura contemporanea fortemente influenzata dal cambiamento climatico.                                
La prima data in calendario del Contemporary Vision 2014  è completata dalle opere di: Habiba Zouabi, Gabi Domenig, Arash Shirinbab, Juri Vergassola, Victoria De Blassie, Sandro Frinolli. 
Ogni sessione del Contemporary Vision è chiamata ArtCloud e sarà sviluppata in chiave 2.0, infatti gli allestimenti prodotti e curati dallo staff di DAY ONE sono creati secondo un approccio social utilizzando le nuove tecnologie dei QRCode e delle App.
La prima edizione di Contemporary Vision, svoltasi nel corso del 2013, ha coinvolto circa quaranta artisti di ben 25 nazionalità diverse (America, Francia, Spagna, Nuova Zelanda, Svizzera, Belgio, Svezia, Inghilterra, Nicaragua, Giappone, Russia, Messico, Australia, Filippine, Norvegia, Slovenia, Cina, Israele, Cile, Ucraina, Olanda, Grecia, Malesia, Repubblica di Macedonia, Germania) attivi in molteplici discipline (pittura, scultura, fotografia, incisione, disegno, performance, video-arte, musica, teatro).
Numerose anche la partnership attivate, oltre a quella con Multiverso, meritano di essere menzionate le collaborazioni con la Onlus africana Solid Rock Association, la Fondazione Romualdo del Bianco, il portale Life Beyound Tourism, laProvincia di Firenze, il Comune di Firenze, la Croce Rossa Italiana e l'Auditorium al Duomo.
Info: www.dayone-art.com - info@dayone-art.com
infoline: 055 4089304
 
 
 
 
 

Il mese delle memorie (genocidi e persecuzioni)

Avatar di Simone
Presso cinemAnemico Dal 23/01/2014 Al 01/02/2014
Un mese per tutte le memorie
Per molti anni, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il concetto di genocidio ha coinciso sostanzialmente con la Shoah. Poi, piano piano, il muro di silenzio dietro al quale si nascondevano tragedie analoghe ha cominciato a sgretolarsi. Si è cominciato a parlare del genocidio degli Armeni. Nello stesso tempo l'attualità ci ha dimostrato che certi orrori non erano soltanto un ricordo del passato, ma che potevano rivivere nell'attualità. Dalla Cambogia al Ruanda, dalla Bosnia al Darfur, l'ultimo quarto del secolo scorso e l'inizio di questo sono stati segnati da tragedie spaventose che i media hanno documentato in tempo reale.
Davanti a questo il genocidio è stato inquadrato in una prospettiva nuova. Inserire la tragedia ebraica in un contesto più ampio, accanto ad altri genocidi più o meno recenti, non significa diminuirne il rilievo storico. Al contrario, significa toglierla da una terra di nessuno dove resterebbe un fenomeno incomprensibile. La nostra sofferenza ha un senso soltanto se viene avvicinata a quella degli altri. Diversamente si trasforma, piano piano ma inevitabilmente, in una manifestazione di egoismo.
Partendo da queste considerazioni abbiamo deciso di organizzare una rassegna cinematografica dedicata ai genocidi e alle persecuzioni. Non soltanto quelli legati alla Seconda Guerra Mondiale, ma anche quelli precedenti (la tragedia armena e lo sterminio degli Indiani nordamericani) e successivi (la persecuzione dei Rom nell'Europa centrale odierna). Nei prossimi anni ci occuperemo anche di altri popoli, perché la memoria è un diritto di tutti e non un privilegio di pochi.
Alessandro Michelucci

Venerdì 24 gennaio
21.30 Il pane della memoria
Un film di Luigi M. Faccini con Elena Servi
Documentario, durata 62 min. - Italia 2008
Prodotto da Marina Piperno per Ippogrifo Liguria. "Quanto ha viaggiato la mia gente. E non per svago" dice Elena Servi di Pitigliano (GR) di cui questo bellissimo documentario è anzitutto il ritratto. È lei, col suo volto di vecchia signora degna, il dolce sorriso, la limpida voce toscana, la capacità di narrare, la lucidità di analisi, che fa da guida alle immagini, al suono, alla regia di Faccini. Senza mai mettersi in cattedra, è una lezione che passa in rassegna con semplicità e concretezza la storia degli ebrei italiani, la loro identità, la cultura, la religiosità, la capacità di adattamento, gli usi e i riti, la nascita d'Israele, la funzione dei kibbutz, la differenza tra le generazioni, le paure, la continua lotta per la sopravvivenza, gli errori dei governi, i diritti dei palestinesi. La verità è concreta, diceva Brecht. È un film concreto dove si parla spesso di cibo, e non soltanto di pane della memoria: i bagni rituali, il forno delle azzime, il rosso delle melograne, la caverna della macellazione, la bellezza di Pitigliano. Montaggio: Sara Bonatti. Musiche: Riccardo Joshua Moretti. Alla fine Elena dice, con un filo di orgoglio malizioso: "Ci sarà tanta gente ai miei funerali". E le si crede.
Sabato 25 gennaio
21.30 Trio Angela Batoni
DI TERRA IN TERRA
canti zingari Rom, yiddish, ebraici e sefarditi
Violino e Chitarra Matteo Ceramelli
Fisarmonica Sabrina Barbucci
Voce Angela Batoni
il Concerto nasce dall'incontro con la musica Zingara del popolo Rom, la musica Yiddish dell'Europa centro-orientale e della Diaspora ebraica nell'area mediterranea. Il repertorio comprende canti raccolti direttamente dalla gente incontrata durante viaggi nell'Europa dell'Est, dove Angela è entrata in contatto con "etnie" che attraverso la musica e il canto difendono la loro identità culturale.
Sono canti di ritrovo dopo l'esilio e la lontananza, canti della tradizione Kassidica, canti d'amore, di festa e di dolore, canti che scandiscono le tappe del viaggio all'interno delle Culture Yiddish e Zingara Rom, tradizioni così distanti fra loro ma profondamente unite dall'esperienza tragica della Shoah
Domenica 26 gennaio
17.00 Letture e testimonianze
20.00 Cena Rom e Kosher
21.30 La Banda dei Tubi innocenti
Balkan, Gipsy & spaghetti Klezmer Orkestra
Una Brass-Band che vi farà saltare a bordo dell'Orient Express per trascinarvi verso i suoni e le emozioni di una Europa dimenticata. Musiche per ballare e per sognare che provengono dai Balcani e dalle tradizioni zingare ed Yiddish, rivisitazioni di ritmi antichi e melodie ancestrali che suonano da secoli in feste di campagna, matrimoni, funerali
Venerdì 31 gennaio
21.30 Screamers
Un film di Carla Garapedian con Hrant Dink, John Dolmayan, Sibel Edmonds, Daron Malakian, Shavo Odadjian, Serj Tankian
Documentario, musical durata 89 min. - Regno Unito, 2006
Il documentario, realizzato dall'attivista umanitaria Carla Garapedian, si occupa di illustrare tutti i genocidi commessi nel corso del Novecento, e vuole indurre il pubblico a porsi le grandi domande sul tema.
La cronaca del documentario è stata realizzata dal gruppo musicale alternative metal System of a Down, da sempre interessati al riconoscimento da parte della Turchia del genocidio armeno (1915), in quanto di etnia armena.
In una loro dichiarazione hanno affermato:
« Ci siamo sentiti obbligati a lavorare a questo progetto unico che mostra come la negazione di questi crimini abbia portato a genocidi di più vaste dimensioni nel XX secolo, dall'Olocausto alla Cambogia, Bosnia, Rwanda, fino al presente Darfur »
Anche i sottofondi musicali del documentario sono brani realizzati nel corso della loro carriera musicale.
Il nonno di Serj Tankian ha contribuito alla produzione del documentario, in quanto sopravvissuto alla strage armena.
Sabato 1 febbraio
21.30 Noi ricordiamo, saggio di una fine e di un inizio
Un Documentario di Daniele Giuliani, con Andrea Braccini, Annamaria Asmodei, Antonella Mattina, Bianca Pananti, Edera Alderighi, Giuseppe Barocchi, Guido Leoni, Marco Bucciardini, Maria Serena Daconto, Maria Teresa Nobile, Mario Giannini, Martina Fino, Michele Ceri, Sara Ciriello, Stefania Pecchioli.
Tre anni fa iniziava il laboratorio di teatro sulla memoria di "ControAttaccoTeatro" che ha portato, attraverso vari passaggi di studio, alla creazione dello spettacolo "Noi Ricordiamo. Saggio di una fine e di un inizio". Si è trattato di un percorso intenso che ci ha dato la possibilità di soffermarci per tre anni su un tema: la memoria individuale e sociale.
Oltre alle riprese dello spettacolo, il documentario entra nel vivo di quello che è stato il percorso fatto all'interno del laboratorio di teatro con interviste a tutti i partecipanti. Narrando di come il teatro possa essere uno strumento per ricercare nella memoria sociale. La nuova creazione di "ControAttaccoTeatro" è realizzata grazie al contributo della Coop Arca e dell'Azienda Sanitaria 10 Firenze.
A seguire Poesie di Guido Leoni e accompagnamento musicale di Antonio e Paolo (Gruppo Bostic)

27 GENNAIO 2014




La mostra "New Art" alla Galleria360

Avatar di Angela
Presso Galleria 360 Dal 23/01/2014 Al 04/02/2014
Mostra: New Art
Artisti: Souske Onoike, Marie Pierre, Alma Sheik, Edyta Wachowicz, Lucy Walsh
Organizzatori: Arch. Riccardo Piagentini, Art. Director Angela Fagu
Durata Mostra: 23 Gennaio 2014 - 4 Febbraio 2014
Luogo: Galleria360 Via il Prato 11R Firenze
Sito web: www.galleria360.it Email: info@galleria360.it
Tel. 0552399570
Orario apertura: da martedì a domenica compresi con orario continuato dalle 10:00 alle 19:00
Le forme di arte contemporanea sono molteplici, spesso molto diverse tra loro, alle volte persino contraddittorie. Collettive, come "New Art", hanno dunque il gran pregio di mostrarci almeno uno spicchio di questo brulicante e variegato mondo.
Ma tra questi diversi dialetti artistici è possibile individuare una lingua comune, una sorta di koinè universale, un valore che accomuni le diverse esperienze artistiche e che ci permetta di orientarci, di comunicare e di interagire? Poiché l'arte, in ogni sua forma ed estrinsecazione rappresenta la più alta espressione umana di creatività, potremmo rintracciare questo valore assoluto ed imprescindibile proprio nella Creatività.
Infatti è il processo di rielaborazione creativa il vero motore di tutto: grazie ad esso l'artista è capace di catturare l'apparenza della realtà, ora invece di visualizzare l'irrealtà; riesce a dare forma esteriore al proprio impulso interiore.
Così dall'ingegno creativo degli artisti che partecipano alla mostra "New Art", potrete osservare opere dove la realtà sfuma i propri contorni in visioni oniriche, oppure dipinti in grado di scatenare vere e proprie tempeste emotive, sfuggendo alle facili adulazioni della forma in favore del colore; vedrete come sia possibile catturare l'attimo fuggente imprigionando la natura transitoria del tempo nella dimensione spaziale dell'opera d'arte; potrete assaporare un po' di magia e fascino orientale grazie a figure femminili di delicata e raffinata bellezza, avvolte nei kimono tradizionali; così come lasciarvi sedurre dalle suggestioni tattili di opere dove la materia si fa protagonista, offrendo esperienze di tipo sinestetico.
Un simposio artistico dunque, dal quale è possibile ammirare una grande varietà di indirizzi e stili, scaturiti dall'inesauribile serbatoio della creatività e sensibilità di questi artisti. Del resto è anche vero che senza di essa, la creatività, come diceva James Whistler, pittore nordamericano di fine ottocento, "l'artista sarebbe solo un mero imitatore e il re degli artisti sarebbe il fotografo."
Virginia Bazzechi Ganucci Cancellie



Mostra fotografica di Patrizia Minelli "Children in my Eyes"


Presso Dal 23/01/2014 Al 31/01/2014
 "Il progetto fotografico Children in my Eyes nasce al mio ritorno da un viaggio etico in Kenya. L'incontro con i bambini durante le attività ludiche, svolte prima in orfanotrofio nella città di Nyahururu, e poi presso il North Kinangop Chatolic Hospital, hanno fatto nascere il desiderio di testimoniare quei momenti catturandoli nei loro sguardi. Non è l'Africa del Terzo Mondo che desidero raccontare con le mie fotografie, ma sono gli occhi, i sorrisi, le perplessità davanti ad un obbiettivo come i bambini in tutte le parti del mondo. Questa mostra, nel percorso delle 12 immagini, suggerisce una riflessione: quanto pensiamo essere diversi da questi sguardi e quanto invece siamo simili?"
Patrizia Minelli
La nostra vera nazionalità è l'umanità - H. G. Wells
Saranno graditi ospiti con i loro interventi:

Jacopo Chiostri, fiorentino nasce a Milano nel 1952.
Già giornalista economico, oggi affermato scrittore di gialli, collabora al Caffè Storico Letterario Le Giubbe Rosse come responsabile degli eventi letterari.

Matteo Zannoni, 1975 La Spezia, divulga la sua passione per la fotografia, Vice Presidente del Circolo Fotografico Sarzanese e Consigliere Nazionale ANAF (Associazione Nazionale Arti Fotografiche), "la fotografia mostra, non dimostra".

Giorgio Tani, dal 1966 presente nel panorama fotografico italiano con vari incarichi. Oggi Presidente On. Fiaf e Presidente del Circolo Fotografico Idea Visiva di Campi Bisenzio. Predilige il Bianco nero ed il Racconto Fotografico, ma si dedica, come fotografo e come critico fotografico, ad ogni settore espressivo e linguistico della Fotografia.

Durante la manifestazione Marco Ladisa effettuerà un servizio fotografico.

Qualora non possiate essere presenti per l'inaugurazione, consigliamo di visitare comunque la mostra che sarà esposta dal 23 al 31 gennaio, in uno dei locali storici fiorentini tutt'oggi culturalmente attivi.

A fine presentazione seguirà buffet accompagnato da un ottimo drink.

INFO - patminelli@virgilio.it - cell. 349 4750680





Contemporary Visions al Multiverso di Firenze


Presso Multiverso Dal 23/01/2014 Al 30/11/2014
L'appuntamento, ideato e organizzato dall'associazione tutta al femminile DAY ONE, si svolgerà dal 23 gennaio al 30 novembre 2014, e per tutta la prima parte dell'anno sarà ospitato da Multiverso Firenze,  coworking di nuova generazione che, oltre ad essere sede di dell'associazione, è anche uno spazio animato da creativi e professionisti del web.
“Contemporary Visions" è un festival di arti visive composto da cinque "ArtCloud" (sessioni espositive) che si sviluppa  con l'intento di scoprire  nuove proposte nel panorama nazionale e internazionale.  L'intenzione è quella di colmare una lacuna: aumentare e migliorare l'offerta d'arte contemporanea a Firenze e, sulla scia delle più avanguardistiche capitali europee, portare l'arte in luoghi non esclusivamente adibiti a questa proposta.
La seconda edizione sarà inaugurata  dalla performance dell’attrice Sarah Georg e dall’installazione plurisensoriale dell’artista Victoria DeBlassie (inizio ore 19:00).  Sarah, cresciuta in una famiglia di attori itineranti, è parte della compagnia “Teatro Schabernack”. Per l’inaugurazione di “Contemporary Visions” porterà in scena la performance “AromariA – la signora delle erbe”, intervento itinerante di teatro sensoriale nato da un'idea del musicistaAlessandro Gigli. Victoria è invece una giovane e talentuosa artista americana che si è già fatta notare per essersi aggiudicata numerosi premi internazionali oltre ad aver esposto allo  Young Museum,  alla  Make Hang Gallery di San Francisco, e alla [AC]2 Gallery di Albuquerque (New Mexico).
Sarà presente al festival con la sua installazione "Cascade", un grande arazzo “tessuto” da migliaia di bucce d’arancia che danno vita ad una “nuova pelle” pur mantenendo intatto l’odore e il simbolico significato del frutto madre. Nella sezione espositiva di questa artcloud spiccano le immagini di "Dead City", contenute all''interno del progetto "Climate Change" dell'artista Klaus Bittner (Repubblica Ceca), vedi foto in allegato: futuristiche aree residenziali, in apparenza senz'anima. Evoluzioni dell'architettura contemporanea fortemente influenzata dal cambiamento climatico.                                
La prima data in calendario del Contemporary Vision 2014  è completata dalle opere di: Habiba Zouabi, Gabi Domenig, Arash Shirinbab, Juri Vergassola, Victoria De Blassie, Sandro Frinolli. 
Ogni sessione del Contemporary Vision è chiamata ArtCloud e sarà sviluppata in chiave 2.0, infatti gli allestimenti prodotti e curati dallo staff di DAY ONE sono creati secondo un approccio social utilizzando le nuove tecnologie dei QRCode e delle App.
La prima edizione di Contemporary Vision, svoltasi nel corso del 2013, ha coinvolto circa quaranta artisti di ben 25 nazionalità diverse (America, Francia, Spagna, Nuova Zelanda, Svizzera, Belgio, Svezia, Inghilterra, Nicaragua, Giappone, Russia, Messico, Australia, Filippine, Norvegia, Slovenia, Cina, Israele, Cile, Ucraina, Olanda, Grecia, Malesia, Repubblica di Macedonia, Germania) attivi in molteplici discipline (pittura, scultura, fotografia, incisione, disegno, performance, video-arte, musica, teatro).
Numerose anche la partnership attivate, oltre a quella con Multiverso, meritano di essere menzionate le collaborazioni con la Onlus africana Solid Rock Association, la Fondazione Romualdo del Bianco, il portale Life Beyound Tourism, laProvincia di Firenze, il Comune di Firenze, la Croce Rossa Italiana e l'Auditorium al Duomo.
Info: www.dayone-art.com - info@dayone-art.com
infoline: 055 4089304




Il mese delle memorie (genocidi e persecuzioni)

Avatar di Simone
Presso cinemAnemico Dal 23/01/2014 Al 01/02/2014
Un mese per tutte le memorie
Per molti anni, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il concetto di genocidio ha coinciso sostanzialmente con la Shoah. Poi, piano piano, il muro di silenzio dietro al quale si nascondevano tragedie analoghe ha cominciato a sgretolarsi. Si è cominciato a parlare del genocidio degli Armeni. Nello stesso tempo l'attualità ci ha dimostrato che certi orrori non erano soltanto un ricordo del passato, ma che potevano rivivere nell'attualità. Dalla Cambogia al Ruanda, dalla Bosnia al Darfur, l'ultimo quarto del secolo scorso e l'inizio di questo sono stati segnati da tragedie spaventose che i media hanno documentato in tempo reale.
Davanti a questo il genocidio è stato inquadrato in una prospettiva nuova. Inserire la tragedia ebraica in un contesto più ampio, accanto ad altri genocidi più o meno recenti, non significa diminuirne il rilievo storico. Al contrario, significa toglierla da una terra di nessuno dove resterebbe un fenomeno incomprensibile. La nostra sofferenza ha un senso soltanto se viene avvicinata a quella degli altri. Diversamente si trasforma, piano piano ma inevitabilmente, in una manifestazione di egoismo.
Partendo da queste considerazioni abbiamo deciso di organizzare una rassegna cinematografica dedicata ai genocidi e alle persecuzioni. Non soltanto quelli legati alla Seconda Guerra Mondiale, ma anche quelli precedenti (la tragedia armena e lo sterminio degli Indiani nordamericani) e successivi (la persecuzione dei Rom nell'Europa centrale odierna). Nei prossimi anni ci occuperemo anche di altri popoli, perché la memoria è un diritto di tutti e non un privilegio di pochi.
Alessandro Michelucci

Venerdì 24 gennaio
21.30 Il pane della memoria
Un film di Luigi M. Faccini con Elena Servi
Documentario, durata 62 min. - Italia 2008
Prodotto da Marina Piperno per Ippogrifo Liguria. "Quanto ha viaggiato la mia gente. E non per svago" dice Elena Servi di Pitigliano (GR) di cui questo bellissimo documentario è anzitutto il ritratto. È lei, col suo volto di vecchia signora degna, il dolce sorriso, la limpida voce toscana, la capacità di narrare, la lucidità di analisi, che fa da guida alle immagini, al suono, alla regia di Faccini. Senza mai mettersi in cattedra, è una lezione che passa in rassegna con semplicità e concretezza la storia degli ebrei italiani, la loro identità, la cultura, la religiosità, la capacità di adattamento, gli usi e i riti, la nascita d'Israele, la funzione dei kibbutz, la differenza tra le generazioni, le paure, la continua lotta per la sopravvivenza, gli errori dei governi, i diritti dei palestinesi. La verità è concreta, diceva Brecht. È un film concreto dove si parla spesso di cibo, e non soltanto di pane della memoria: i bagni rituali, il forno delle azzime, il rosso delle melograne, la caverna della macellazione, la bellezza di Pitigliano. Montaggio: Sara Bonatti. Musiche: Riccardo Joshua Moretti. Alla fine Elena dice, con un filo di orgoglio malizioso: "Ci sarà tanta gente ai miei funerali". E le si crede.
Sabato 25 gennaio
21.30 Trio Angela Batoni
DI TERRA IN TERRA
canti zingari Rom, yiddish, ebraici e sefarditi
Violino e Chitarra Matteo Ceramelli
Fisarmonica Sabrina Barbucci
Voce Angela Batoni
il Concerto nasce dall'incontro con la musica Zingara del popolo Rom, la musica Yiddish dell'Europa centro-orientale e della Diaspora ebraica nell'area mediterranea. Il repertorio comprende canti raccolti direttamente dalla gente incontrata durante viaggi nell'Europa dell'Est, dove Angela è entrata in contatto con "etnie" che attraverso la musica e il canto difendono la loro identità culturale.
Sono canti di ritrovo dopo l'esilio e la lontananza, canti della tradizione Kassidica, canti d'amore, di festa e di dolore, canti che scandiscono le tappe del viaggio all'interno delle Culture Yiddish e Zingara Rom, tradizioni così distanti fra loro ma profondamente unite dall'esperienza tragica della Shoah
Domenica 26 gennaio
17.00 Letture e testimonianze
20.00 Cena Rom e Kosher
21.30 La Banda dei Tubi innocenti
Balkan, Gipsy & spaghetti Klezmer Orkestra
Una Brass-Band che vi farà saltare a bordo dell'Orient Express per trascinarvi verso i suoni e le emozioni di una Europa dimenticata. Musiche per ballare e per sognare che provengono dai Balcani e dalle tradizioni zingare ed Yiddish, rivisitazioni di ritmi antichi e melodie ancestrali che suonano da secoli in feste di campagna, matrimoni, funerali
Venerdì 31 gennaio
21.30 Screamers
Un film di Carla Garapedian con Hrant Dink, John Dolmayan, Sibel Edmonds, Daron Malakian, Shavo Odadjian, Serj Tankian
Documentario, musical durata 89 min. - Regno Unito, 2006
Il documentario, realizzato dall'attivista umanitaria Carla Garapedian, si occupa di illustrare tutti i genocidi commessi nel corso del Novecento, e vuole indurre il pubblico a porsi le grandi domande sul tema.
La cronaca del documentario è stata realizzata dal gruppo musicale alternative metal System of a Down, da sempre interessati al riconoscimento da parte della Turchia del genocidio armeno (1915), in quanto di etnia armena.
In una loro dichiarazione hanno affermato:
« Ci siamo sentiti obbligati a lavorare a questo progetto unico che mostra come la negazione di questi crimini abbia portato a genocidi di più vaste dimensioni nel XX secolo, dall'Olocausto alla Cambogia, Bosnia, Rwanda, fino al presente Darfur »
Anche i sottofondi musicali del documentario sono brani realizzati nel corso della loro carriera musicale.
Il nonno di Serj Tankian ha contribuito alla produzione del documentario, in quanto sopravvissuto alla strage armena.
Sabato 1 febbraio
21.30 Noi ricordiamo, saggio di una fine e di un inizio
Un Documentario di Daniele Giuliani, con Andrea Braccini, Annamaria Asmodei, Antonella Mattina, Bianca Pananti, Edera Alderighi, Giuseppe Barocchi, Guido Leoni, Marco Bucciardini, Maria Serena Daconto, Maria Teresa Nobile, Mario Giannini, Martina Fino, Michele Ceri, Sara Ciriello, Stefania Pecchioli.
Tre anni fa iniziava il laboratorio di teatro sulla memoria di "ControAttaccoTeatro" che ha portato, attraverso vari passaggi di studio, alla creazione dello spettacolo "Noi Ricordiamo. Saggio di una fine e di un inizio". Si è trattato di un percorso intenso che ci ha dato la possibilità di soffermarci per tre anni su un tema: la memoria individuale e sociale.
Oltre alle riprese dello spettacolo, il documentario entra nel vivo di quello che è stato il percorso fatto all'interno del laboratorio di teatro con interviste a tutti i partecipanti. Narrando di come il teatro possa essere uno strumento per ricercare nella memoria sociale. La nuova creazione di "ControAttaccoTeatro" è realizzata grazie al contributo della Coop Arca e dell'Azienda Sanitaria 10 Firenze.
A seguire Poesie di Guido Leoni e accompagnamento musicale di Antonio e Paolo (Gruppo Bostic)


ALTRI EVENTI 2014



 

La mostra "New Art" alla Galleria360

Avatar di Angela
Presso Galleria 360 Dal 23/01/2014 Al 04/02/2014
Mostra: New Art
Artisti: Souske Onoike, Marie Pierre, Alma Sheik, Edyta Wachowicz, Lucy Walsh
Organizzatori: Arch. Riccardo Piagentini, Art. Director Angela Fagu
Durata Mostra: 23 Gennaio 2014 - 4 Febbraio 2014
Luogo: Galleria360 Via il Prato 11R Firenze
Sito web: www.galleria360.it Email: info@galleria360.it
Tel. 0552399570
Orario apertura: da martedì a domenica compresi con orario continuato dalle 10:00 alle 19:00
Le forme di arte contemporanea sono molteplici, spesso molto diverse tra loro, alle volte persino contraddittorie. Collettive, come "New Art", hanno dunque il gran pregio di mostrarci almeno uno spicchio di questo brulicante e variegato mondo.
Ma tra questi diversi dialetti artistici è possibile individuare una lingua comune, una sorta di koinè universale, un valore che accomuni le diverse esperienze artistiche e che ci permetta di orientarci, di comunicare e di interagire? Poiché l'arte, in ogni sua forma ed estrinsecazione rappresenta la più alta espressione umana di creatività, potremmo rintracciare questo valore assoluto ed imprescindibile proprio nella Creatività.
Infatti è il processo di rielaborazione creativa il vero motore di tutto: grazie ad esso l'artista è capace di catturare l'apparenza della realtà, ora invece di visualizzare l'irrealtà; riesce a dare forma esteriore al proprio impulso interiore.
Così dall'ingegno creativo degli artisti che partecipano alla mostra "New Art", potrete osservare opere dove la realtà sfuma i propri contorni in visioni oniriche, oppure dipinti in grado di scatenare vere e proprie tempeste emotive, sfuggendo alle facili adulazioni della forma in favore del colore; vedrete come sia possibile catturare l'attimo fuggente imprigionando la natura transitoria del tempo nella dimensione spaziale dell'opera d'arte; potrete assaporare un po' di magia e fascino orientale grazie a figure femminili di delicata e raffinata bellezza, avvolte nei kimono tradizionali; così come lasciarvi sedurre dalle suggestioni tattili di opere dove la materia si fa protagonista, offrendo esperienze di tipo sinestetico.
Un simposio artistico dunque, dal quale è possibile ammirare una grande varietà di indirizzi e stili, scaturiti dall'inesauribile serbatoio della creatività e sensibilità di questi artisti. Del resto è anche vero che senza di essa, la creatività, come diceva James Whistler, pittore nordamericano di fine ottocento, "l'artista sarebbe solo un mero imitatore e il re degli artisti sarebbe il fotografo."
Virginia Bazzechi Ganucci Cancellie



Il Pinocchi Perduto al Teatro Studio di Scandicci


Presso Dal 23/01/2014 Al 26/01/2014
Al via la stagione al Teatro Studio di Scandicci.
La direzione artistica è stata affidata a Giancarlo Cauteruccio della compagnia Krypton. La stagione ha come titolo "Italia Centrale. La Convergenza delle arti”.
Tredici spettacoli in programma fino all'11 maggio; tra cui spiccano tre prime nazionali e molti eventi collaterali come il workshop del regista Pappi Corsicato sul documentario (3, 4, 5 febbraio); la lectio magistralis del geografo Franco Farinelli (31 gennaio) e l'incontro con l'etnologo Vito Teti (09 febbraio).
Il cartellone presenta tra gli spettacoli quello dedicato a "Bruno Neri. Il coraggio di un calciatore" (27 gennaio), dedicato alla figura di Neri campione della Fiorentina degli anni '30, unico antifascista nella squadra.
Tre le prime nazionali si annovera anche "Piccoli suicidi in Ottava Rima. Volume I" della compagnia i Sacchi di Sabbia (7 e 8 febbraio) e "Quei 2" dei Gogmagog (15 e 16 febbraio).
Questa nuova stagione segna il ritorno della Societas Raffaello Sanzio con "Dialogo degli schiavi" (28 e 29 marzo).
L'8 ed il 9 aprile Valter Malosti propone "Lo stupro di Lucrezia", composto da William Shakespeare nel 1594. Dal 7 al 9 maggio Giancarlo Cauteruccio porta in scena lo spettacolo "Crash Troades" in un'edizione speciale che prevede la sua partecipazione in qualità di attore. Il progetto è realizzato da Teatro Studio Krypton con il contributo di Scandicci Cultura e Regione Toscana.
“Italia Centrale – dichiara il direttore artistico Cauteruccio - non è solo una classificazione geografica, è un’aspirazione, un intento preciso che si riferisce all’importanza dell’innovazione territoriale realizzata con le arti e la cultura: con questo titolo intendiamo riposizionare l’importanza della nostra presenza in una città che, osservando una cartina dell’Italia, sembra situarsi proprio al centro della penisola”.
Tornado al Pinocchio scritto da Virginio Liberti, la storia inizia là dove termina la favola di Collodi, 40 anni dopo la meritata trasformazione del burattino. Pinocchio qui diventa la storia di una vita e delle sue metamorfosi, molto kafkiana per il dolore, l'ironia, il sadismo. In scena un uomo adulto, solo e senza famiglia, con la nostalgia di un tempo passato; da questo qui e ora scenico inizia il viaggio nella memoria dell’uomo Pinocchio, per cercare il suo vero sé e fare un bilancio della sua vita.




Mostra fotografica di Patrizia Minelli "Children in my Eyes"


Presso Dal 23/01/2014 Al 31/01/2014
 "Il progetto fotografico Children in my Eyes nasce al mio ritorno da un viaggio etico in Kenya. L'incontro con i bambini durante le attività ludiche, svolte prima in orfanotrofio nella città di Nyahururu, e poi presso il North Kinangop Chatolic Hospital, hanno fatto nascere il desiderio di testimoniare quei momenti catturandoli nei loro sguardi. Non è l'Africa del Terzo Mondo che desidero raccontare con le mie fotografie, ma sono gli occhi, i sorrisi, le perplessità davanti ad un obbiettivo come i bambini in tutte le parti del mondo. Questa mostra, nel percorso delle 12 immagini, suggerisce una riflessione: quanto pensiamo essere diversi da questi sguardi e quanto invece siamo simili?"
Patrizia Minelli
La nostra vera nazionalità è l'umanità - H. G. Wells
Saranno graditi ospiti con i loro interventi:

Jacopo Chiostri, fiorentino nasce a Milano nel 1952.
Già giornalista economico, oggi affermato scrittore di gialli, collabora al Caffè Storico Letterario Le Giubbe Rosse come responsabile degli eventi letterari.

Matteo Zannoni, 1975 La Spezia, divulga la sua passione per la fotografia, Vice Presidente del Circolo Fotografico Sarzanese e Consigliere Nazionale ANAF (Associazione Nazionale Arti Fotografiche), "la fotografia mostra, non dimostra".

Giorgio Tani, dal 1966 presente nel panorama fotografico italiano con vari incarichi. Oggi Presidente On. Fiaf e Presidente del Circolo Fotografico Idea Visiva di Campi Bisenzio. Predilige il Bianco nero ed il Racconto Fotografico, ma si dedica, come fotografo e come critico fotografico, ad ogni settore espressivo e linguistico della Fotografia.

Durante la manifestazione Marco Ladisa effettuerà un servizio fotografico.

Qualora non possiate essere presenti per l'inaugurazione, consigliamo di visitare comunque la mostra che sarà esposta dal 23 al 31 gennaio, in uno dei locali storici fiorentini tutt'oggi culturalmente attivi.

A fine presentazione seguirà buffet accompagnato da un ottimo drink.

INFO - patminelli@virgilio.it - cell. 349 4750680
 
 
 
 
 

Contemporary Visions al Multiverso di Firenze


Presso Multiverso Dal 23/01/2014 Al 30/11/2014
L'appuntamento, ideato e organizzato dall'associazione tutta al femminile DAY ONE, si svolgerà dal 23 gennaio al 30 novembre 2014, e per tutta la prima parte dell'anno sarà ospitato da Multiverso Firenze,  coworking di nuova generazione che, oltre ad essere sede di dell'associazione, è anche uno spazio animato da creativi e professionisti del web.
“Contemporary Visions" è un festival di arti visive composto da cinque "ArtCloud" (sessioni espositive) che si sviluppa  con l'intento di scoprire  nuove proposte nel panorama nazionale e internazionale.  L'intenzione è quella di colmare una lacuna: aumentare e migliorare l'offerta d'arte contemporanea a Firenze e, sulla scia delle più avanguardistiche capitali europee, portare l'arte in luoghi non esclusivamente adibiti a questa proposta.
La seconda edizione sarà inaugurata  dalla performance dell’attrice Sarah Georg e dall’installazione plurisensoriale dell’artista Victoria DeBlassie (inizio ore 19:00).  Sarah, cresciuta in una famiglia di attori itineranti, è parte della compagnia “Teatro Schabernack”. Per l’inaugurazione di “Contemporary Visions” porterà in scena la performance “AromariA – la signora delle erbe”, intervento itinerante di teatro sensoriale nato da un'idea del musicistaAlessandro Gigli. Victoria è invece una giovane e talentuosa artista americana che si è già fatta notare per essersi aggiudicata numerosi premi internazionali oltre ad aver esposto allo  Young Museum,  alla  Make Hang Gallery di San Francisco, e alla [AC]2 Gallery di Albuquerque (New Mexico).
Sarà presente al festival con la sua installazione "Cascade", un grande arazzo “tessuto” da migliaia di bucce d’arancia che danno vita ad una “nuova pelle” pur mantenendo intatto l’odore e il simbolico significato del frutto madre. Nella sezione espositiva di questa artcloud spiccano le immagini di "Dead City", contenute all''interno del progetto "Climate Change" dell'artista Klaus Bittner (Repubblica Ceca), vedi foto in allegato: futuristiche aree residenziali, in apparenza senz'anima. Evoluzioni dell'architettura contemporanea fortemente influenzata dal cambiamento climatico.                                
La prima data in calendario del Contemporary Vision 2014  è completata dalle opere di: Habiba Zouabi, Gabi Domenig, Arash Shirinbab, Juri Vergassola, Victoria De Blassie, Sandro Frinolli. 
Ogni sessione del Contemporary Vision è chiamata ArtCloud e sarà sviluppata in chiave 2.0, infatti gli allestimenti prodotti e curati dallo staff di DAY ONE sono creati secondo un approccio social utilizzando le nuove tecnologie dei QRCode e delle App.
La prima edizione di Contemporary Vision, svoltasi nel corso del 2013, ha coinvolto circa quaranta artisti di ben 25 nazionalità diverse (America, Francia, Spagna, Nuova Zelanda, Svizzera, Belgio, Svezia, Inghilterra, Nicaragua, Giappone, Russia, Messico, Australia, Filippine, Norvegia, Slovenia, Cina, Israele, Cile, Ucraina, Olanda, Grecia, Malesia, Repubblica di Macedonia, Germania) attivi in molteplici discipline (pittura, scultura, fotografia, incisione, disegno, performance, video-arte, musica, teatro).
Numerose anche la partnership attivate, oltre a quella con Multiverso, meritano di essere menzionate le collaborazioni con la Onlus africana Solid Rock Association, la Fondazione Romualdo del Bianco, il portale Life Beyound Tourism, laProvincia di Firenze, il Comune di Firenze, la Croce Rossa Italiana e l'Auditorium al Duomo.
Info: www.dayone-art.com - info@dayone-art.com
infoline: 055 4089304





Il mese delle memorie (genocidi e persecuzioni)

Avatar di Simone
Presso cinemAnemico Dal 23/01/2014 Al 01/02/2014
Un mese per tutte le memorie
Per molti anni, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il concetto di genocidio ha coinciso sostanzialmente con la Shoah. Poi, piano piano, il muro di silenzio dietro al quale si nascondevano tragedie analoghe ha cominciato a sgretolarsi. Si è cominciato a parlare del genocidio degli Armeni. Nello stesso tempo l'attualità ci ha dimostrato che certi orrori non erano soltanto un ricordo del passato, ma che potevano rivivere nell'attualità. Dalla Cambogia al Ruanda, dalla Bosnia al Darfur, l'ultimo quarto del secolo scorso e l'inizio di questo sono stati segnati da tragedie spaventose che i media hanno documentato in tempo reale.
Davanti a questo il genocidio è stato inquadrato in una prospettiva nuova. Inserire la tragedia ebraica in un contesto più ampio, accanto ad altri genocidi più o meno recenti, non significa diminuirne il rilievo storico. Al contrario, significa toglierla da una terra di nessuno dove resterebbe un fenomeno incomprensibile. La nostra sofferenza ha un senso soltanto se viene avvicinata a quella degli altri. Diversamente si trasforma, piano piano ma inevitabilmente, in una manifestazione di egoismo.
Partendo da queste considerazioni abbiamo deciso di organizzare una rassegna cinematografica dedicata ai genocidi e alle persecuzioni. Non soltanto quelli legati alla Seconda Guerra Mondiale, ma anche quelli precedenti (la tragedia armena e lo sterminio degli Indiani nordamericani) e successivi (la persecuzione dei Rom nell'Europa centrale odierna). Nei prossimi anni ci occuperemo anche di altri popoli, perché la memoria è un diritto di tutti e non un privilegio di pochi.
Alessandro Michelucci

Venerdì 24 gennaio
21.30 Il pane della memoria
Un film di Luigi M. Faccini con Elena Servi
Documentario, durata 62 min. - Italia 2008
Prodotto da Marina Piperno per Ippogrifo Liguria. "Quanto ha viaggiato la mia gente. E non per svago" dice Elena Servi di Pitigliano (GR) di cui questo bellissimo documentario è anzitutto il ritratto. È lei, col suo volto di vecchia signora degna, il dolce sorriso, la limpida voce toscana, la capacità di narrare, la lucidità di analisi, che fa da guida alle immagini, al suono, alla regia di Faccini. Senza mai mettersi in cattedra, è una lezione che passa in rassegna con semplicità e concretezza la storia degli ebrei italiani, la loro identità, la cultura, la religiosità, la capacità di adattamento, gli usi e i riti, la nascita d'Israele, la funzione dei kibbutz, la differenza tra le generazioni, le paure, la continua lotta per la sopravvivenza, gli errori dei governi, i diritti dei palestinesi. La verità è concreta, diceva Brecht. È un film concreto dove si parla spesso di cibo, e non soltanto di pane della memoria: i bagni rituali, il forno delle azzime, il rosso delle melograne, la caverna della macellazione, la bellezza di Pitigliano. Montaggio: Sara Bonatti. Musiche: Riccardo Joshua Moretti. Alla fine Elena dice, con un filo di orgoglio malizioso: "Ci sarà tanta gente ai miei funerali". E le si crede.
Sabato 25 gennaio
21.30 Trio Angela Batoni
DI TERRA IN TERRA
canti zingari Rom, yiddish, ebraici e sefarditi
Violino e Chitarra Matteo Ceramelli
Fisarmonica Sabrina Barbucci
Voce Angela Batoni
il Concerto nasce dall'incontro con la musica Zingara del popolo Rom, la musica Yiddish dell'Europa centro-orientale e della Diaspora ebraica nell'area mediterranea. Il repertorio comprende canti raccolti direttamente dalla gente incontrata durante viaggi nell'Europa dell'Est, dove Angela è entrata in contatto con "etnie" che attraverso la musica e il canto difendono la loro identità culturale.
Sono canti di ritrovo dopo l'esilio e la lontananza, canti della tradizione Kassidica, canti d'amore, di festa e di dolore, canti che scandiscono le tappe del viaggio all'interno delle Culture Yiddish e Zingara Rom, tradizioni così distanti fra loro ma profondamente unite dall'esperienza tragica della Shoah
Domenica 26 gennaio
17.00 Letture e testimonianze
20.00 Cena Rom e Kosher
21.30 La Banda dei Tubi innocenti
Balkan, Gipsy & spaghetti Klezmer Orkestra
Una Brass-Band che vi farà saltare a bordo dell'Orient Express per trascinarvi verso i suoni e le emozioni di una Europa dimenticata. Musiche per ballare e per sognare che provengono dai Balcani e dalle tradizioni zingare ed Yiddish, rivisitazioni di ritmi antichi e melodie ancestrali che suonano da secoli in feste di campagna, matrimoni, funerali
Venerdì 31 gennaio
21.30 Screamers
Un film di Carla Garapedian con Hrant Dink, John Dolmayan, Sibel Edmonds, Daron Malakian, Shavo Odadjian, Serj Tankian
Documentario, musical durata 89 min. - Regno Unito, 2006
Il documentario, realizzato dall'attivista umanitaria Carla Garapedian, si occupa di illustrare tutti i genocidi commessi nel corso del Novecento, e vuole indurre il pubblico a porsi le grandi domande sul tema.
La cronaca del documentario è stata realizzata dal gruppo musicale alternative metal System of a Down, da sempre interessati al riconoscimento da parte della Turchia del genocidio armeno (1915), in quanto di etnia armena.
In una loro dichiarazione hanno affermato:
« Ci siamo sentiti obbligati a lavorare a questo progetto unico che mostra come la negazione di questi crimini abbia portato a genocidi di più vaste dimensioni nel XX secolo, dall'Olocausto alla Cambogia, Bosnia, Rwanda, fino al presente Darfur »
Anche i sottofondi musicali del documentario sono brani realizzati nel corso della loro carriera musicale.
Il nonno di Serj Tankian ha contribuito alla produzione del documentario, in quanto sopravvissuto alla strage armena.
Sabato 1 febbraio
21.30 Noi ricordiamo, saggio di una fine e di un inizio
Un Documentario di Daniele Giuliani, con Andrea Braccini, Annamaria Asmodei, Antonella Mattina, Bianca Pananti, Edera Alderighi, Giuseppe Barocchi, Guido Leoni, Marco Bucciardini, Maria Serena Daconto, Maria Teresa Nobile, Mario Giannini, Martina Fino, Michele Ceri, Sara Ciriello, Stefania Pecchioli.
Tre anni fa iniziava il laboratorio di teatro sulla memoria di "ControAttaccoTeatro" che ha portato, attraverso vari passaggi di studio, alla creazione dello spettacolo "Noi Ricordiamo. Saggio di una fine e di un inizio". Si è trattato di un percorso intenso che ci ha dato la possibilità di soffermarci per tre anni su un tema: la memoria individuale e sociale.
Oltre alle riprese dello spettacolo, il documentario entra nel vivo di quello che è stato il percorso fatto all'interno del laboratorio di teatro con interviste a tutti i partecipanti. Narrando di come il teatro possa essere uno strumento per ricercare nella memoria sociale. La nuova creazione di "ControAttaccoTeatro" è realizzata grazie al contributo della Coop Arca e dell'Azienda Sanitaria 10 Firenze.
A seguire Poesie di Guido Leoni e accompagnamento musicale di Antonio e Paolo (Gruppo Bostic)