EVENTI -NOVEMBRE 2013
Dal 11/11/2013 Al 30/11/2013
L’esposizione è dedicata alla memoria di Miklós Boskovits, noto storico dell’arte ungherese scomparso nel 2011 – dal 1968 in Italia e docente presso l’ateneo fiorentino – ed è anche un riconoscimento dell’amicizia culturale tra l’Italia e l’Ungheria che si festeggia in questo 2013, ma che ha origini lontane.
L’esposizione degli Uffizi ha visto la collaborazione tra storici dell’arte ungheresi - János Végh (docente presso l’Istituto di Storia dell’arte all’Accademia Ungherese delle Scienze), e Fehér Ildikó (docente presso l’Università Ungherese di Belle Arti) - che hanno condotto capillari ricerche archivistiche e bibliografiche, insieme ad altri studiosi ungheresi, confluite in una ricco apparato d’inedite informazioni nel catalogo.
Il primo autoritratto ad entrare agli Uffizi fu quello di Károly Markó senior, nel 1872; l’ultimo, pervenuto nel 2009, è quello di János Urbán (1934-) che vive ed opera in Svizzera. Il quadro più antico è quello di János Kupeczky(1667-1740), che nel primo Romanticismo era ritenuto il maggior pittore ungherese del Settecento.
La gran parte degli autoritratti ungheresi sono stati donati alla Galleria dagli artisti stessi. In occasione della mostra László Lakner ha offerto un secondo autoritratto alla Galleria, realizzato nel 2010, che si aggiunge a quello dipinto nel 1970.
Nel giorno dell’inaugurazione della mostra, nella Sala della Biblioteca degli Uffizi sará offerto, su invito, un concerto del pianista ungherese Zsolt Medgyesi, che suonerà opere di Ferenc Liszt. Il concerto è gentilmente offerto da Ecovis Budapest Gruppo d’Imprese ed EuroConsult OrgSrl.
Si apre venerdì 11 ottobre la mostra “Gli autoritratti ungheresi degli Uffizi” nell'ex-chiesa di San Pier Scheraggio. La mostra presenta 23 opere della Collezione, la maggior parte delle quali acquisite tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.
Firenze celebra il 150° anniversario della nascita di Gabriele d'Annunzio (1863-1938) con eventi e spettacoli culturali. A fare da sfondo alle
incantevoli serate musicali e teatrali, il Museo Stibbert e il Museo di
Casa Martelli.
Museo di Casa Martelli – giovedì 28 novembre alle 20.45, Concerto ‘Visione’, a cura di Daniela Costa con musiche di Tosti e Hahn. Interverranno ai lavori la Soprintendente al Polo museale della città di Firenze Cristina Acidini, il direttore del museo Monica Bietti, il Vice Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Pierluigi Rossi Ferrini, il Consigliere dell’Ente Cassa Carlo Sisi, il dottor Claudio Paolini della Soprintendenza BAPPSAD, lo storico dell’arte Andrea Baldinotti e i docenti universitari Marco Marchi e Simona Costa. Il Museo di Casa Martelli prevede inoltre le romanze di Francesco Paolo Tosti (1846-1915) su liriche di Gabriele d’Annunzio, fra le quali ‘Visïone!…’ e le ‘Quattro canzoni d’Amaranta’, e di Reynaldo Hahn (1875-1947) con testi selezionati, fra gli altri, da ‘Les feuilles blessées’.
Sabato
2 Novembre 2013, presso il museo archeologico di Fiesole (FI), si
inaugura alle ore 17,00 la mostra d'arte dell'artista Anna Maria
Guarnieri dal titolo "Dalla Creazione al Tablet", un excursus storico
tra la fede, il sapere e l'arte delle civiltà del globo.
Il tempo scorre inesorabilmente e spesso, presi come siamo, dal difficile e pressante quotidiano, dimentichiamo chi eravamo e i progressi dell'umanità. Anche in questi tempi di crisi, anche in questa bistrattata Italia, anche quando non si vede la luce e ci troviamo nel buio più profondo, ciascuno di noi e l'umanità intera ha bisogno di credere in un domani migliore, ha bisogno di una meta da raggiungere, attraverso la scienza o la fede, attraverso un ragionamento pragmatico o irrazionale, ma ha comunque necessità di porsi delle mete da raggiungere. Dal tempo della creazione, l'uomo ha percorso un lungo cammino, dal gelo delle notti più buie, ha saputo riprodurre il fuoco, ha imparato a conservare, trasportare e comandare la sua potenza, fino ad arrivare all'era del Tablet. In questo excursus storico, ha incontrato innumerevoli difficoltà, spesso decisamente maggiori di quelle odierne, spesso ha dovuto combattere immani battaglie contro gli agenti atmosferici, una natura matrigna e i propri simili, eppure il genere umano ancora vive, e nonostante il nostro meschino lamentarsi, una discreta parte dell'umanità può godere delle ferie, dell'arte e di attività ludiche e sportive che solo pochi anni fa erano ai più precluse.
Con la mostra "Dalla Creazione al Tablet" l'artista Anna Maria Guarnieri vuole proprio ricordare a se stessa e ha i visitatori della mostra, che l'umanità, a ogni latitudine e sotto ogni governo, ha saputo sopravvivere e trovare una strada per progredire. Vuole ricordare che fino a che l'uomo riuscirà a far parte dell'ingranaggio del mondo, fino a che riuscirà a sperare che dopo ogni notte, anche quelle più lunghe e gelide, sorge sempre il sole, fino a che riuscirà a credere che dal seme che muore, sorge nuova vita, allora le cose cambieranno e miglioreranno in un divenire continuo e pulsante.
Come ebbe a dire per la crisi del 1929 Albert Einstein: "non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione, perché è nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie". Anna Maria Guarnieri, l'artista "archeologa" crede come Einstein che se i più stessero bene, avessero un lavoro, del denaro da spendere, i figli in una scuola degna di questo nome e il paracadute di un sistema sanitario efficiente ed efficace, nulla cambierebbe, nonostante la corruzione, i ladri, gli assassini, le troppe non decisioni, la fame di lavoro e tutti gli altri mali che da anni affliggono il popolo italiano e non solo.
Con la mostra "Dalla Creazione al Tablet" Anna Maria Guarnieri vuole far comprendere, che ciascuno di noi non dovrebbe fare dei passi sperando che un giorno porteranno ad uno scopo, ma che ogni passo deve essere uno scopo, nello stesso tempo in cui ci porta avanti … e ... se ciascuno di noi guarda di tanto in tanto indietro, scoprirà certamente le orme di un lungo, lunghissimo cammino, quello "Dalla Creazione al Tablet".
Museo Civico Archeologico (Sala Costantini)
Via Portigiani, 1 Fiesole (FI) Tel. 055.5961293
Inaugurazione: ore 17,00 di sabato 2 novembre 2013
Orari dal 3 al 18 novembre 2013: 10,00 - 14,00 tutti i giorni escluso il martedì
PITTart.com
Dal 12/11/2013 Al 12/11/2013
Lo
spettacolo teatrale narra la storia di Bashir, rifugiato afghano che ha
vissuto a Volterra per due anni con me e Annet ed altri rifugiati
provenienti da vari paesi condividendo l'esperienza del Teatro di
Nascosto. La sua è la storia di uno dei tanti rifugiati che approdano
sulle nostre coste in fuga da guerre, oppressione, persecuzione. La
storia di Bashir attraversa l'occupazione russa, l'arrivo dei talebani e
la fuga in Europa, ma Bashir è soprattutto un poeta ed i suoi versi
accompagnati da alcuni canti e dalla musica dal vivo di Marzio Del Testa
hanno la forza di portare altrove e di parlare direttamente allo
spirito.
I ricordi di Bashir, una strada tortuosa che attraverso l'occupazione russa e l'arrivo dei talebani, si snoda tra le montagne dell'Afghanistan, Iran, Turchia per arrivare all'esilio nella periferia industriale di Firenze, in compagnia di una vecchia bicicletta. La poesia come unico sollievo. Nulla cambia, niente è cambiato, non si può cambiare un destino già scritto. Dice l'autore, Gianni Calestri: 'Conosco Bashir da diversi anni, la sua malinconia, a volte ironica e pungente altre cupa e senza speranza, mi ha sempre colpito, capace di farmi sorridere e di portarmi altrove con i suoi versi struggenti e carichi di tristezza. Ho provato ad incunearmi in quello che lui considera un destino già scritto, con la speranza che i suoi versi raggiungano tanti altri cuori, provando così a riscriverlo, almeno in parte'.
Di e con Gianni Calestri
musica dal vivo di Marzio del Testa
poesie di Bashir Ahmad Ahmadi
bicicletta by Paolo Pineschi
In collaborazione con Teatro di Nascosto - Hidden Theatre
ALTRI EVENTI
In occasione della XXVIII edizione della Biennale Internazionale dell'Antiquariato di Firenze, venerdì 4 ottobre la Galleria Frascione Arte inaugurerà nelle sale di Palazzo Ricasoli-Firidolfi, la mostra 'Fra la natione fiorentina e veneziana'. Sarà esposta una selezione di dipinti fiorentini e veneti che vanno dalla fine del XVI all’inizio del XVIII secolo.
La mostra intende rappresentare le forti influenze venete nella pittura
fiorentina del Seicento che si possono ritrovare nelle stesure del
colore corposo, nell’uso della luce morbido e nello studio di
composizioni teatrali.
Il confronto tra le opere di Domenico Tintoretto e di Passignano apre la strada a questo percorso che comprende anche i dipinti di Simone Pignoni e del suo allievo Francesco Botti. La mostra segue poi lo svolgere della pittura fiorentina del Barocco fino a lambire, con dipinti del Settecento, anche il Rococò e la ricca eleganza degli ultimi fasti della corte del Granducato di Toscana.
Durante la serata sarà presentato lo studio storico e artistico realizzato da Federico Berti dedicato all'opera inedita Sacra Famiglia con i santi Elisabetta e Giovanni Battista di Domenico Cresti detto Il Passignano dal titolo Domenico Cresti, il Passignano, "fra la natione fiorentina e veneziana". Viatico per il periodo giovanile con un'inedita sacra famiglia, secondo volume della collana d'arte Cahiers a cura di Francesco Taddei edita da Frascione Arte.
In
programma a Palazzo Strozzi dal settembre 2013, L’Avanguardia russa, la
Siberia e l’Oriente: la prima mostra internazionale a riconoscere
l’importanza fondamentale delle fonti orientali ed eurasiatiche nel
Modernismo russo. Le figure in pietra del Neolitico, i rituali
sciamanici siberiani, le stampe popolari cinesi, le incisioni
giapponesi, le teorie teosofiche e antroposofiche e la filosofia
indiana, sono alcuni degli elementi che hanno ispirato i nuovi artisti e
scrittori russi nello sviluppare le loro idee estetiche e teoretiche,
poco prima della Rivoluzione d’ottobre del 1917.
La mostra intende evocare l'attrazione e la paura della cultura russa per l’esotico, ma anche per l’ignoto, che poteva essere sia lo spirito della taiga, l’incontaminato territorio dei deserti e della steppa o l’incontro con l’esponente di un'altra cultura, quella orientale: un aspetto che si rivela fondamentale nel Modernismo russo sia nell’arte che in letteratura.
Artisti come Léon Bakst, Alexandre Benois, Pavel Filonov, Natalia Gončarova, Wassily Kandinsky, Michail Larionov e Kazimir Malevič erano profondamente consapevoli dell’importanza dell’Oriente per la loro arte e contribuirono a un ricco dibattito che lasciò un segno profondo e permanente sulla teoria come sulla loro pratica artistica. Ma la mostra mette anche in relazione gli esponenti principali dell’Avanguardia russa con altri artisti dell’epoca, altrettanto significativi benché forse meno noti, come Nikolai Kalmakov, Sergej Konenkov e Vasilij Vatagin, di cui alcune opere sono esposte in Occidente per la prima volta.
Dal 11/11/2013 Al 30/11/2013
Autoritratti ungheresi in mostra alla Galleria degli Uffizi
Presso Galleria degli Uffizi Dal 11/11/2013 Al 30/11/2013
L’esposizione è dedicata alla memoria di Miklós Boskovits, noto storico dell’arte ungherese scomparso nel 2011 – dal 1968 in Italia e docente presso l’ateneo fiorentino – ed è anche un riconoscimento dell’amicizia culturale tra l’Italia e l’Ungheria che si festeggia in questo 2013, ma che ha origini lontane.
L’esposizione degli Uffizi ha visto la collaborazione tra storici dell’arte ungheresi - János Végh (docente presso l’Istituto di Storia dell’arte all’Accademia Ungherese delle Scienze), e Fehér Ildikó (docente presso l’Università Ungherese di Belle Arti) - che hanno condotto capillari ricerche archivistiche e bibliografiche, insieme ad altri studiosi ungheresi, confluite in una ricco apparato d’inedite informazioni nel catalogo.
Il primo autoritratto ad entrare agli Uffizi fu quello di Károly Markó senior, nel 1872; l’ultimo, pervenuto nel 2009, è quello di János Urbán (1934-) che vive ed opera in Svizzera. Il quadro più antico è quello di János Kupeczky(1667-1740), che nel primo Romanticismo era ritenuto il maggior pittore ungherese del Settecento.
La gran parte degli autoritratti ungheresi sono stati donati alla Galleria dagli artisti stessi. In occasione della mostra László Lakner ha offerto un secondo autoritratto alla Galleria, realizzato nel 2010, che si aggiunge a quello dipinto nel 1970.
Nel giorno dell’inaugurazione della mostra, nella Sala della Biblioteca degli Uffizi sará offerto, su invito, un concerto del pianista ungherese Zsolt Medgyesi, che suonerà opere di Ferenc Liszt. Il concerto è gentilmente offerto da Ecovis Budapest Gruppo d’Imprese ed EuroConsult OrgSrl.
Alcuni degli autoritratti in esposizione
"Gabriele d’Annunzio e Firenze. Temi e visioni nel 150° della nascita"
Presso Teatro Stibbert Dal 11/11/2013 Al 28/11/2013
Museo di Casa Martelli – giovedì 28 novembre alle 20.45, Concerto ‘Visione’, a cura di Daniela Costa con musiche di Tosti e Hahn. Interverranno ai lavori la Soprintendente al Polo museale della città di Firenze Cristina Acidini, il direttore del museo Monica Bietti, il Vice Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Pierluigi Rossi Ferrini, il Consigliere dell’Ente Cassa Carlo Sisi, il dottor Claudio Paolini della Soprintendenza BAPPSAD, lo storico dell’arte Andrea Baldinotti e i docenti universitari Marco Marchi e Simona Costa. Il Museo di Casa Martelli prevede inoltre le romanze di Francesco Paolo Tosti (1846-1915) su liriche di Gabriele d’Annunzio, fra le quali ‘Visïone!…’ e le ‘Quattro canzoni d’Amaranta’, e di Reynaldo Hahn (1875-1947) con testi selezionati, fra gli altri, da ‘Les feuilles blessées’.
Dalla creazione al tablet a Fiesole
Presso Sala Costantini Dal 11/11/2013 Al 18/11/2013
Il tempo scorre inesorabilmente e spesso, presi come siamo, dal difficile e pressante quotidiano, dimentichiamo chi eravamo e i progressi dell'umanità. Anche in questi tempi di crisi, anche in questa bistrattata Italia, anche quando non si vede la luce e ci troviamo nel buio più profondo, ciascuno di noi e l'umanità intera ha bisogno di credere in un domani migliore, ha bisogno di una meta da raggiungere, attraverso la scienza o la fede, attraverso un ragionamento pragmatico o irrazionale, ma ha comunque necessità di porsi delle mete da raggiungere. Dal tempo della creazione, l'uomo ha percorso un lungo cammino, dal gelo delle notti più buie, ha saputo riprodurre il fuoco, ha imparato a conservare, trasportare e comandare la sua potenza, fino ad arrivare all'era del Tablet. In questo excursus storico, ha incontrato innumerevoli difficoltà, spesso decisamente maggiori di quelle odierne, spesso ha dovuto combattere immani battaglie contro gli agenti atmosferici, una natura matrigna e i propri simili, eppure il genere umano ancora vive, e nonostante il nostro meschino lamentarsi, una discreta parte dell'umanità può godere delle ferie, dell'arte e di attività ludiche e sportive che solo pochi anni fa erano ai più precluse.
Con la mostra "Dalla Creazione al Tablet" l'artista Anna Maria Guarnieri vuole proprio ricordare a se stessa e ha i visitatori della mostra, che l'umanità, a ogni latitudine e sotto ogni governo, ha saputo sopravvivere e trovare una strada per progredire. Vuole ricordare che fino a che l'uomo riuscirà a far parte dell'ingranaggio del mondo, fino a che riuscirà a sperare che dopo ogni notte, anche quelle più lunghe e gelide, sorge sempre il sole, fino a che riuscirà a credere che dal seme che muore, sorge nuova vita, allora le cose cambieranno e miglioreranno in un divenire continuo e pulsante.
Come ebbe a dire per la crisi del 1929 Albert Einstein: "non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione, perché è nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie". Anna Maria Guarnieri, l'artista "archeologa" crede come Einstein che se i più stessero bene, avessero un lavoro, del denaro da spendere, i figli in una scuola degna di questo nome e il paracadute di un sistema sanitario efficiente ed efficace, nulla cambierebbe, nonostante la corruzione, i ladri, gli assassini, le troppe non decisioni, la fame di lavoro e tutti gli altri mali che da anni affliggono il popolo italiano e non solo.
Con la mostra "Dalla Creazione al Tablet" Anna Maria Guarnieri vuole far comprendere, che ciascuno di noi non dovrebbe fare dei passi sperando che un giorno porteranno ad uno scopo, ma che ogni passo deve essere uno scopo, nello stesso tempo in cui ci porta avanti … e ... se ciascuno di noi guarda di tanto in tanto indietro, scoprirà certamente le orme di un lungo, lunghissimo cammino, quello "Dalla Creazione al Tablet".
Museo Civico Archeologico (Sala Costantini)
Via Portigiani, 1 Fiesole (FI) Tel. 055.5961293
Inaugurazione: ore 17,00 di sabato 2 novembre 2013
Orari dal 3 al 18 novembre 2013: 10,00 - 14,00 tutti i giorni escluso il martedì
PITTart.com
Dal 12/11/2013 Al 12/11/2013
La bicicletta di Bashir alla biblioteca delle Oblate
Presso biblioteca delle Oblate Dal 12/11/2013 Al 12/11/2013
I ricordi di Bashir, una strada tortuosa che attraverso l'occupazione russa e l'arrivo dei talebani, si snoda tra le montagne dell'Afghanistan, Iran, Turchia per arrivare all'esilio nella periferia industriale di Firenze, in compagnia di una vecchia bicicletta. La poesia come unico sollievo. Nulla cambia, niente è cambiato, non si può cambiare un destino già scritto. Dice l'autore, Gianni Calestri: 'Conosco Bashir da diversi anni, la sua malinconia, a volte ironica e pungente altre cupa e senza speranza, mi ha sempre colpito, capace di farmi sorridere e di portarmi altrove con i suoi versi struggenti e carichi di tristezza. Ho provato ad incunearmi in quello che lui considera un destino già scritto, con la speranza che i suoi versi raggiungano tanti altri cuori, provando così a riscriverlo, almeno in parte'.
Di e con Gianni Calestri
musica dal vivo di Marzio del Testa
poesie di Bashir Ahmad Ahmadi
bicicletta by Paolo Pineschi
In collaborazione con Teatro di Nascosto - Hidden Theatre
ALTRI EVENTI
'Fra la natione Fiorentina e Veneziana' in mostra a Palazzo Ricasoli-Firidolfi
Presso Palazzo Ricasoli-Firidolfi Dal 04/11/2013 Al 21/12/2013
Il confronto tra le opere di Domenico Tintoretto e di Passignano apre la strada a questo percorso che comprende anche i dipinti di Simone Pignoni e del suo allievo Francesco Botti. La mostra segue poi lo svolgere della pittura fiorentina del Barocco fino a lambire, con dipinti del Settecento, anche il Rococò e la ricca eleganza degli ultimi fasti della corte del Granducato di Toscana.
Durante la serata sarà presentato lo studio storico e artistico realizzato da Federico Berti dedicato all'opera inedita Sacra Famiglia con i santi Elisabetta e Giovanni Battista di Domenico Cresti detto Il Passignano dal titolo Domenico Cresti, il Passignano, "fra la natione fiorentina e veneziana". Viatico per il periodo giovanile con un'inedita sacra famiglia, secondo volume della collana d'arte Cahiers a cura di Francesco Taddei edita da Frascione Arte.
"L'avanguardia russa, la Siberia e l'Oriente" in mostra a Palazzo Strozzi
Presso Palazzo Strozzi Dal 11/11/2013 Al 20/01/2014
La mostra intende evocare l'attrazione e la paura della cultura russa per l’esotico, ma anche per l’ignoto, che poteva essere sia lo spirito della taiga, l’incontaminato territorio dei deserti e della steppa o l’incontro con l’esponente di un'altra cultura, quella orientale: un aspetto che si rivela fondamentale nel Modernismo russo sia nell’arte che in letteratura.
Artisti come Léon Bakst, Alexandre Benois, Pavel Filonov, Natalia Gončarova, Wassily Kandinsky, Michail Larionov e Kazimir Malevič erano profondamente consapevoli dell’importanza dell’Oriente per la loro arte e contribuirono a un ricco dibattito che lasciò un segno profondo e permanente sulla teoria come sulla loro pratica artistica. Ma la mostra mette anche in relazione gli esponenti principali dell’Avanguardia russa con altri artisti dell’epoca, altrettanto significativi benché forse meno noti, come Nikolai Kalmakov, Sergej Konenkov e Vasilij Vatagin, di cui alcune opere sono esposte in Occidente per la prima volta.
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