sabato 21 febbraio 2015

Dal 21 Febbraio al 25 Febbraio 2015-Firenze gratis/ Florence for free

21 Febbraio




Pinocchio Jazz: L’improvvisazione non s’improvvisa – Firenze (Firenze)

21 febbraio 2015

 


Giancarlo Schiaffini (trombone e direzione), Stefano Bartolini & Beppe Scardino (sassofoni), Emanuele Parrini (violino), Simone Graziano (pianoforte), Gabrio Baldacci (chitarra), Massimiliano Sorrenti (batteria).    Cobra Libre è un progetto/rassegna sull’improvvisazione radicale e la sperimentazione di linguaggi musicali contemporanei, nato nel 2013, come sviluppo dell’esperienza di “Improzero”, diretto dai musicisti Stefano Bartolini, Emanuele Parrini, Massimiliano Sorrentini e sostenuto da ARCI Firenze. L’edizione 2015, che si terrà, come le precedenti, al Pinocchio Jazz di Firenze, prevede una serata unica, con ospite speciale il trombonista, tubista e compositore romano Giancarlo Schiaffini, cui sarà affidata la direzione di un ensemble formato da  musicisti di primo piano  della scena jazz toscana compresi gli stessi direttori artistici. Come recita la celebre frase di  Schiaffini “l’improvvisazione non si improvvisa”, la performance di quest’anno sarà incentrata su questo concetto basilare del jazz e della musica improvvisata in senso ampio, anche tenendo conto che la pratica dell’improvvisazione ha origini antiche, non solo di radice popolare, ma anche colta. Un concerto, inoltre, ideato proprio per condensare e sintetizzare le precedenti esperienze di confronto di musicisti che hanno assiduamente partecipato alla rassegna Cobra Libre, quale spontaneo risultato di un percorso condiviso e di un progetto aperto e in continua evoluzione.  

 

Data:
21 febbraio
Event Categories:
, , ,
Sito web:
http://www.pinocchiojazz.it

Luogo

Pinocchio Jazz – Circolo Vie Nuove
Viale Donato Giannotti, 13, Firenze, Firenze Italia
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Coincidenze di Davide Mosconi alla Galleria Il Ponte

 
Presso Dal 17/01/2015 Al 13/03/2015

La mostra dedicata dalla galleria Il Ponte a Davide Mosconi, musicista di formazione, fotografo pubblicitario e designer, ripercorre il suo lavoro fotografico fin dagli anni Sessanta. Isabelle Dufresne del 1965: l'occhio tra le natiche tra Surrealismo e Pop; l'Autoritratto in forma di pubblicità su "Il Corriere della Sera" del 1968: Mosconi fotografo, sorridente ed elegante, unisce al mestiere l'avanguardia; i light boxes, del 1968, di cui si presenta quasi l'intero ciclo: immagini in bianco nero con l'inserimento di diapositive a colori, montate su cassonetti retro-illuminati.

Viene poi esposta In morte del padre, del 1984/85, imponente opera realizzata attraverso polaroid oversize (51x61 cm ciascuna) composta da cinque trittici basati sulla coincidenza fra l'immagine tratta da un libro, una foto altrui e il suo scatto. Con la stessa struttura compositiva sviluppa una serie di lavori sul corpo, qui sono esposti gli Ombelichi e i Corpi decorati della fine degli anni Ottanta. Si prosegue con la serie dei Drawing Air del 1995/96, dove oggetti lanciati in aria e fissati nello scatto fotografico, disegnano i cieli, giocando su quella casualità delle coincidenze che ritroviamo anche nelle Polveri, del 1998-99: luminescenze d'oro, d'argento e di pietre preziose fotografate in sospensione come un cielo stellato. L'ultima serie è quella degli Autoritratti bucati del 2000, realizzati non tanto nell'autoritrarsi, quanto nel sottrarsi, in cui immagine e mezzo fotografico vengono messi alla prova della distruzione.

Di questo artista complesso, poliedrico, che ha usato tanti media e mezzi espressivi, si presenta anche la Sezione aurea, concepita da Davide Mosconi nel 1971 e compiuta nel 2000 dopo un lungo processo di elaborazione (edita quest'anno a Doha da Alga Marghen, grazie a Emanuele Carcano e Gabriele Bonomo). Basata anch'essa sulle coincidenze, consta di sei dischi vinilici vergini, senza alcun suono registrato, sulla cui superficie sono state tracciate linee algebriche con punte di diverse misure. I dischi vanno suonati insieme su sei piatti diversi, ma da una simultaneità impossibile scaturisce l'irripetibilità del suono che determina l'unicità di ogni ascolto. Ufficio stampa Susanna Fabiani (susy@galleriailponte.com) - dettagli e materiale fotografico disponibili su richiesta.
Fotografie
a cura di Ines Mosconi, Carla Pellegrini, Andrea Alibrandi
Musica
a cura di Emanuele Carcano e Gabriele Bonomo
Elio Grazioli, Davide Mosconi:
fotografia, musica e design
Edizioni Tip.Le.Co., Milano 2014
Nota biografica
Davide Mosconi nasce a Milano nel 1941. Iscritto al Conservatorio G. Verdi di Milano dove studia pianoforte e composizione, si diploma nel 1960. L'anno seguente si trasferisce per due anni a Londra dove studia fotografia al London College of Printing. Frequenta l'ambiente musicale d'avanguardia. La musica che esegue é già "contemporanea". Jazzista noto fin dagli anni sessanta, passa alla musica sperimentale, performativa, ambientale. Nel '63 torna a Milano, ma l'anno seguente si trasferisce per tre anni a New York, dove lavora come assistente di Richard Avedon e di Hiro.

Dal punto di vista artistico, i suoi esordi si annoverano nell'ambito dell'antidesign, collabora infatti con Ugo La Pietra e il gruppo Global Tools (che fonderà nel '74): vicino alla sperimentazione radicale del contesto Fluxus di Milano Poesia, ma compagno di strada dell'ironico e giocoso Bruno Munari.

A Milano, nel 1967, tiene la sua prima personale alla Galleria Il Diaframma, Il sogno di Davide. Nel 1968 forma il "Quartetto" con Gustavo Bonora, Marco Cristofolini ed Enzo Gardenghi, con i quali organizza una serie continua di concerti dal vivo, eventi privati e registrazioni in studio. Nel '69 fonda lo studio fotografico e grafico "Studio X", presso il quale realizzerà negli anni a seguire campagne pubblicitarie, servizi di moda e di costume. Nel 1970 progetta e realizza il libro fotografico Design Italia '70. Nel 1972 partecipa alla mostra Italy: The New Domestic Landscape al MoMA di New York con il cortometraggio Something to belive in; due anni dopo è tra gli artisti di Fotomedia, mostra itinerante tra Dortmund e Milano, curata da Daniela Palazzoli. Continua la ricerca musicale attraverso la performance, la collaborazione con altri musicisti, l'improvvisazione e l'invenzione di strumenti inediti. Nei primi anni Ottanta comincia a lavorare su invito della Polaroid con la nuova macchina oversize 51x61 cm. Nel 1984 presenta In morte del padre la serie dei cinque "trittici", per cui riceve il premio Polaroid; nel 1997 gli viene conferito il primo premio per la fotografia d'arte dal prestigioso International Center of Photography di Londra. In questi anni si concentra su procedimenti artistici affidati al caso e all'istante, lavorando sui concetti di "contemporaneità" e "casualità": i due lavori più importanti che ne scaturiscono sono le serie fotografiche Disegnare l'aria e Polveri. Muore nel 2002.

Le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni e gallerie in tutto il mondo, tra cui la National Gallery di Bruxelles, l'I.C.A. di Londra, la Guggenheim Foundation di Venezia, la Biennale di Venezia (1991, 1993, 2001, 2003), la Rayburn Foundation di New York, la Galleria Milano (Milano, 1998, 1999, 2014) di Carla Pellegrini, che dal 2006 ha ospitato una serie di concerti cercando di eseguire tutti i brani contenuti ne LASTORIADELLA MUSICADIDAVIDEMOSCONI, libro d'artista realizzato da Davide e pubblicato con Do-Soul nel 1989. E' appena uscita una biografia dell'artista scritta da Elio Grazioli, Davide Mosconi: fotografia, musica e design, Edizioni Tip.Le.Co., Milano 2014.
 




Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti e Stefano Annoni: La Scena – Firenze (Firenze)

    

21 febbraio 2015

 

regia Cristina Comencini, scene Paola Comencini.   Dopo il successo di “Due partite” Cristina Comencini, autrice e regista trasversale fra cinema e teatro, scrive e dirige “La scena”, una commedia per raccontare la comica immersione  di un ragazzo  nella vita e nei sentimenti femminili.   Due amiche mature, dalle femminilità opposte, si ritrovano una domenica mattina alle prese con la presenza quasi inaspettata di un giovane ragazzo agganciato la sera prima da una di loro. Costrette al confronto col giovane uomo, su sponde opposte, le due donne e il ragazzo scoprono di vivere nello stesso mondo tutto da rifare. Una sorta di educazione sentimentale reciproca, nel rapporto tra età e sessi diversi in cui emergono la scoperta delle  pulsioni di due donne, le rabbie e le fragilità di un giovane uomo, la comune ricerca di amore e di libertà in un mondo mutante. Prestano il volto alle due protagoniste due vere amiche nella vita, Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti, attrici di straordinaria vis comica. Le accompagna in palcoscenico il giovane Stefano Annoni.

 

End:
21 febbraio
Event Categories:
, , ,
Sito web:
http://www.teatroverdifirenze.it

Luogo

Teatro Verdi
Via Ghibellina, 99, Firenze, Firenze Italia





Era la nostra casa – Firenze (Firenze)

  

21 febbraio 2015


Event Navigation

 

Testo e regia Nicola Zavagli. Con Beatrice Visibelli, Marco Natalucci, Valentina Cappelletti. Dopo il successo della Trilogia della Famiglia, presentiamo un nuovo testo di Nicola Zavagli, una delle migliori voci della drammaturgia contemporanea toscana e non solo. Protagonisti Beatrice Visibelli e Marco Natalucci, per una scrittura che nasce per gli attori e per la loro emozionante abilità interpretativa. In scena, nella loro casa di campagna, una moglie e un marito giunti alla mezza età, al confine tra sogni infranti e rancori accumulati. Poi la deflagrazione, improvvisa, per un tradimento. L’inevitabile presa d’atto di un’incolmabile distanza. Ma alla fine arriva la ventata che spariglia le carte, che si impone sorprendente e per sempre. Commedia amara sul gioco crudele dei sentimenti e dei risentimenti. Una radiografia devastante e sarcastica, tagliente e leggera di un rapporto di coppia ambientato nell’Italia contemporanea fra crisi del lavoro e abbandono degli ideali. L’ecletticità del dramma affonda con humour in quei meccanismi coniugali e famigliari inesorabilmente conosciuti. Ora siamo travolti e turbati dal litigio affilato, ora sorridiamo -ridendo- delle loro e nostre nevrosi: due facce di una stessa familiarità con qualcosa che forse ci ha sfiorato, o abbiamo vissuto, o addirittura stiamo vivendo. Il protagonista è l’amore (o la fine di esso) e quel cerchio nevrotico e psicanalizzato che gli costruiamo attorno.

 

Inizio:
20 febbraio
End:
21 febbraio
Event Categories:
, , ,
Sito web:
http://www.toscanateatro.it

Organizzatore

Telefono:
055.4220361
Sito web:
www.toscanateatro.it

Luogo

Teatro di Rifredi
Via Vittorio Emanuele II, 303, Firenze, Firenze Italia
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22 Febbraio


Rosso Fiorentino. Rosso Vivo. La Deposizione, la Storia, il ‘900, il Contemporaneo – Volterra (Pisa)

   

  ENTRO   :  31 dicembre 2015



Scultori e pittori saranno esposti presso gli spazi di Palazzo dei Priori, Pinacoteca Civica, Museo Etrusco Guarnacci, Battistero di San Giovanni, Teatro Romano, Ecomuseo dell’Alabastro e si alterneranno nel corso dell’esposizioni: questo darà vita a un continuo rinnovamento dell’iniziativa, che vedrà eventi dedicati continui. Fino al 31 dicembre 2015 questo grande omaggio a Rosso Fiorentino, la più originale e spettacolare manifestazione mai dedicata al grande maestro nato a Firenze nel 1495, sarà visibile con un solo biglietto valido per tutti i luoghi, la Volterra Card, che permetterà a ogni visitatore di godere della sorprendente esposizione diffusa per la Città. Orario: tutti i giorni 9.00-20.00, giovedì 9.00-23.00.
   
 
End: 31 dicembre 2015
Event Categories:
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Luogo

Pinacoteca e Museo Civico
Via dei Sarti, 1, Volterra, Pisa Italia
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Gherardo delle Notti. Quadri bizzarrissimi e cene allegre

immaginenews
Mostre
La prima mostra monografica su Gerrit van Horthorst (Gherardo delle Notti) durante il suo periodo in Italia: quaranta tele tra cui le scene al lume di notte, le "conviviali fiorentine" e le pale d'altare.

Info

055 294883 -

Info

055 2398740
 
10/02/2015 - 24/05/2015 08.15-18.50; Lunedì chiusoGALLERIA DEGLI UFFIZI - Piazzale Degli Uffizi , 2
 
 
 

 

Coincidenze di Davide Mosconi alla Galleria Il Ponte

 
Presso Dal 17/01/2015 Al 13/03/2015


La mostra dedicata dalla galleria Il Ponte a Davide Mosconi, musicista di formazione, fotografo pubblicitario e designer, ripercorre il suo lavoro fotografico fin dagli anni Sessanta. Isabelle Dufresne del 1965: l'occhio tra le natiche tra Surrealismo e Pop; l'Autoritratto in forma di pubblicità su "Il Corriere della Sera" del 1968: Mosconi fotografo, sorridente ed elegante, unisce al mestiere l'avanguardia; i light boxes, del 1968, di cui si presenta quasi l'intero ciclo: immagini in bianco nero con l'inserimento di diapositive a colori, montate su cassonetti retro-illuminati.

Viene poi esposta In morte del padre, del 1984/85, imponente opera realizzata attraverso polaroid oversize (51x61 cm ciascuna) composta da cinque trittici basati sulla coincidenza fra l'immagine tratta da un libro, una foto altrui e il suo scatto. Con la stessa struttura compositiva sviluppa una serie di lavori sul corpo, qui sono esposti gli Ombelichi e i Corpi decorati della fine degli anni Ottanta. Si prosegue con la serie dei Drawing Air del 1995/96, dove oggetti lanciati in aria e fissati nello scatto fotografico, disegnano i cieli, giocando su quella casualità delle coincidenze che ritroviamo anche nelle Polveri, del 1998-99: luminescenze d'oro, d'argento e di pietre preziose fotografate in sospensione come un cielo stellato. L'ultima serie è quella degli Autoritratti bucati del 2000, realizzati non tanto nell'autoritrarsi, quanto nel sottrarsi, in cui immagine e mezzo fotografico vengono messi alla prova della distruzione.

Di questo artista complesso, poliedrico, che ha usato tanti media e mezzi espressivi, si presenta anche la Sezione aurea, concepita da Davide Mosconi nel 1971 e compiuta nel 2000 dopo un lungo processo di elaborazione (edita quest'anno a Doha da Alga Marghen, grazie a Emanuele Carcano e Gabriele Bonomo). Basata anch'essa sulle coincidenze, consta di sei dischi vinilici vergini, senza alcun suono registrato, sulla cui superficie sono state tracciate linee algebriche con punte di diverse misure. I dischi vanno suonati insieme su sei piatti diversi, ma da una simultaneità impossibile scaturisce l'irripetibilità del suono che determina l'unicità di ogni ascolto. Ufficio stampa Susanna Fabiani (susy@galleriailponte.com) - dettagli e materiale fotografico disponibili su richiesta.
Fotografie
a cura di Ines Mosconi, Carla Pellegrini, Andrea Alibrandi
Musica
a cura di Emanuele Carcano e Gabriele Bonomo
Elio Grazioli, Davide Mosconi:
fotografia, musica e design
Edizioni Tip.Le.Co., Milano 2014
Nota biografica
Davide Mosconi nasce a Milano nel 1941. Iscritto al Conservatorio G. Verdi di Milano dove studia pianoforte e composizione, si diploma nel 1960. L'anno seguente si trasferisce per due anni a Londra dove studia fotografia al London College of Printing. Frequenta l'ambiente musicale d'avanguardia. La musica che esegue é già "contemporanea". Jazzista noto fin dagli anni sessanta, passa alla musica sperimentale, performativa, ambientale. Nel '63 torna a Milano, ma l'anno seguente si trasferisce per tre anni a New York, dove lavora come assistente di Richard Avedon e di Hiro.

Dal punto di vista artistico, i suoi esordi si annoverano nell'ambito dell'antidesign, collabora infatti con Ugo La Pietra e il gruppo Global Tools (che fonderà nel '74): vicino alla sperimentazione radicale del contesto Fluxus di Milano Poesia, ma compagno di strada dell'ironico e giocoso Bruno Munari.

A Milano, nel 1967, tiene la sua prima personale alla Galleria Il Diaframma, Il sogno di Davide. Nel 1968 forma il "Quartetto" con Gustavo Bonora, Marco Cristofolini ed Enzo Gardenghi, con i quali organizza una serie continua di concerti dal vivo, eventi privati e registrazioni in studio. Nel '69 fonda lo studio fotografico e grafico "Studio X", presso il quale realizzerà negli anni a seguire campagne pubblicitarie, servizi di moda e di costume. Nel 1970 progetta e realizza il libro fotografico Design Italia '70. Nel 1972 partecipa alla mostra Italy: The New Domestic Landscape al MoMA di New York con il cortometraggio Something to belive in; due anni dopo è tra gli artisti di Fotomedia, mostra itinerante tra Dortmund e Milano, curata da Daniela Palazzoli. Continua la ricerca musicale attraverso la performance, la collaborazione con altri musicisti, l'improvvisazione e l'invenzione di strumenti inediti. Nei primi anni Ottanta comincia a lavorare su invito della Polaroid con la nuova macchina oversize 51x61 cm. Nel 1984 presenta In morte del padre la serie dei cinque "trittici", per cui riceve il premio Polaroid; nel 1997 gli viene conferito il primo premio per la fotografia d'arte dal prestigioso International Center of Photography di Londra. In questi anni si concentra su procedimenti artistici affidati al caso e all'istante, lavorando sui concetti di "contemporaneità" e "casualità": i due lavori più importanti che ne scaturiscono sono le serie fotografiche Disegnare l'aria e Polveri. Muore nel 2002.

Le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni e gallerie in tutto il mondo, tra cui la National Gallery di Bruxelles, l'I.C.A. di Londra, la Guggenheim Foundation di Venezia, la Biennale di Venezia (1991, 1993, 2001, 2003), la Rayburn Foundation di New York, la Galleria Milano (Milano, 1998, 1999, 2014) di Carla Pellegrini, che dal 2006 ha ospitato una serie di concerti cercando di eseguire tutti i brani contenuti ne LASTORIADELLA MUSICADIDAVIDEMOSCONI, libro d'artista realizzato da Davide e pubblicato con Do-Soul nel 1989. E' appena uscita una biografia dell'artista scritta da Elio Grazioli, Davide Mosconi: fotografia, musica e design, Edizioni Tip.Le.Co., Milano 2014.
 

 



23 Febbraio


Rosso Fiorentino. Rosso Vivo. La Deposizione, la Storia, il ‘900, il Contemporaneo – Volterra (Pisa)

   

  ENTRO   :  31 dicembre 2015



Scultori e pittori saranno esposti presso gli spazi di Palazzo dei Priori, Pinacoteca Civica, Museo Etrusco Guarnacci, Battistero di San Giovanni, Teatro Romano, Ecomuseo dell’Alabastro e si alterneranno nel corso dell’esposizioni: questo darà vita a un continuo rinnovamento dell’iniziativa, che vedrà eventi dedicati continui. Fino al 31 dicembre 2015 questo grande omaggio a Rosso Fiorentino, la più originale e spettacolare manifestazione mai dedicata al grande maestro nato a Firenze nel 1495, sarà visibile con un solo biglietto valido per tutti i luoghi, la Volterra Card, che permetterà a ogni visitatore di godere della sorprendente esposizione diffusa per la Città. Orario: tutti i giorni 9.00-20.00, giovedì 9.00-23.00.
   
 
End: 31 dicembre 2015
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Luogo

Pinacoteca e Museo Civico
Via dei Sarti, 1, Volterra, Pisa Italia
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Gherardo delle Notti. Quadri bizzarrissimi e cene allegre

immaginenews
Mostre
La prima mostra monografica su Gerrit van Horthorst (Gherardo delle Notti) durante il suo periodo in Italia: quaranta tele tra cui le scene al lume di notte, le "conviviali fiorentine" e le pale d'altare.

Info

055 294883 -

Info

055 2398740
 
10/02/2015 - 24/05/2015 08.15-18.50; Lunedì chiusoGALLERIA DEGLI UFFIZI - Piazzale Degli Uffizi , 2
 
 
 
 
 
 

 

Coincidenze di Davide Mosconi alla Galleria Il Ponte

 
Presso Dal 17/01/2015 Al 13/03/2015


La mostra dedicata dalla galleria Il Ponte a Davide Mosconi, musicista di formazione, fotografo pubblicitario e designer, ripercorre il suo lavoro fotografico fin dagli anni Sessanta. Isabelle Dufresne del 1965: l'occhio tra le natiche tra Surrealismo e Pop; l'Autoritratto in forma di pubblicità su "Il Corriere della Sera" del 1968: Mosconi fotografo, sorridente ed elegante, unisce al mestiere l'avanguardia; i light boxes, del 1968, di cui si presenta quasi l'intero ciclo: immagini in bianco nero con l'inserimento di diapositive a colori, montate su cassonetti retro-illuminati.

Viene poi esposta In morte del padre, del 1984/85, imponente opera realizzata attraverso polaroid oversize (51x61 cm ciascuna) composta da cinque trittici basati sulla coincidenza fra l'immagine tratta da un libro, una foto altrui e il suo scatto. Con la stessa struttura compositiva sviluppa una serie di lavori sul corpo, qui sono esposti gli Ombelichi e i Corpi decorati della fine degli anni Ottanta. Si prosegue con la serie dei Drawing Air del 1995/96, dove oggetti lanciati in aria e fissati nello scatto fotografico, disegnano i cieli, giocando su quella casualità delle coincidenze che ritroviamo anche nelle Polveri, del 1998-99: luminescenze d'oro, d'argento e di pietre preziose fotografate in sospensione come un cielo stellato. L'ultima serie è quella degli Autoritratti bucati del 2000, realizzati non tanto nell'autoritrarsi, quanto nel sottrarsi, in cui immagine e mezzo fotografico vengono messi alla prova della distruzione.

Di questo artista complesso, poliedrico, che ha usato tanti media e mezzi espressivi, si presenta anche la Sezione aurea, concepita da Davide Mosconi nel 1971 e compiuta nel 2000 dopo un lungo processo di elaborazione (edita quest'anno a Doha da Alga Marghen, grazie a Emanuele Carcano e Gabriele Bonomo). Basata anch'essa sulle coincidenze, consta di sei dischi vinilici vergini, senza alcun suono registrato, sulla cui superficie sono state tracciate linee algebriche con punte di diverse misure. I dischi vanno suonati insieme su sei piatti diversi, ma da una simultaneità impossibile scaturisce l'irripetibilità del suono che determina l'unicità di ogni ascolto. Ufficio stampa Susanna Fabiani (susy@galleriailponte.com) - dettagli e materiale fotografico disponibili su richiesta.
Fotografie
a cura di Ines Mosconi, Carla Pellegrini, Andrea Alibrandi
Musica
a cura di Emanuele Carcano e Gabriele Bonomo
Elio Grazioli, Davide Mosconi:
fotografia, musica e design
Edizioni Tip.Le.Co., Milano 2014
Nota biografica
Davide Mosconi nasce a Milano nel 1941. Iscritto al Conservatorio G. Verdi di Milano dove studia pianoforte e composizione, si diploma nel 1960. L'anno seguente si trasferisce per due anni a Londra dove studia fotografia al London College of Printing. Frequenta l'ambiente musicale d'avanguardia. La musica che esegue é già "contemporanea". Jazzista noto fin dagli anni sessanta, passa alla musica sperimentale, performativa, ambientale. Nel '63 torna a Milano, ma l'anno seguente si trasferisce per tre anni a New York, dove lavora come assistente di Richard Avedon e di Hiro.

Dal punto di vista artistico, i suoi esordi si annoverano nell'ambito dell'antidesign, collabora infatti con Ugo La Pietra e il gruppo Global Tools (che fonderà nel '74): vicino alla sperimentazione radicale del contesto Fluxus di Milano Poesia, ma compagno di strada dell'ironico e giocoso Bruno Munari.

A Milano, nel 1967, tiene la sua prima personale alla Galleria Il Diaframma, Il sogno di Davide. Nel 1968 forma il "Quartetto" con Gustavo Bonora, Marco Cristofolini ed Enzo Gardenghi, con i quali organizza una serie continua di concerti dal vivo, eventi privati e registrazioni in studio. Nel '69 fonda lo studio fotografico e grafico "Studio X", presso il quale realizzerà negli anni a seguire campagne pubblicitarie, servizi di moda e di costume. Nel 1970 progetta e realizza il libro fotografico Design Italia '70. Nel 1972 partecipa alla mostra Italy: The New Domestic Landscape al MoMA di New York con il cortometraggio Something to belive in; due anni dopo è tra gli artisti di Fotomedia, mostra itinerante tra Dortmund e Milano, curata da Daniela Palazzoli. Continua la ricerca musicale attraverso la performance, la collaborazione con altri musicisti, l'improvvisazione e l'invenzione di strumenti inediti. Nei primi anni Ottanta comincia a lavorare su invito della Polaroid con la nuova macchina oversize 51x61 cm. Nel 1984 presenta In morte del padre la serie dei cinque "trittici", per cui riceve il premio Polaroid; nel 1997 gli viene conferito il primo premio per la fotografia d'arte dal prestigioso International Center of Photography di Londra. In questi anni si concentra su procedimenti artistici affidati al caso e all'istante, lavorando sui concetti di "contemporaneità" e "casualità": i due lavori più importanti che ne scaturiscono sono le serie fotografiche Disegnare l'aria e Polveri. Muore nel 2002.

Le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni e gallerie in tutto il mondo, tra cui la National Gallery di Bruxelles, l'I.C.A. di Londra, la Guggenheim Foundation di Venezia, la Biennale di Venezia (1991, 1993, 2001, 2003), la Rayburn Foundation di New York, la Galleria Milano (Milano, 1998, 1999, 2014) di Carla Pellegrini, che dal 2006 ha ospitato una serie di concerti cercando di eseguire tutti i brani contenuti ne LASTORIADELLA MUSICADIDAVIDEMOSCONI, libro d'artista realizzato da Davide e pubblicato con Do-Soul nel 1989. E' appena uscita una biografia dell'artista scritta da Elio Grazioli, Davide Mosconi: fotografia, musica e design, Edizioni Tip.Le.Co., Milano 2014.
 

 
 



 
 
 

 




24 Febbraio


Rosso Fiorentino. Rosso Vivo. La Deposizione, la Storia, il ‘900, il Contemporaneo – Volterra (Pisa)

   

  ENTRO   :  31 dicembre 2015



Scultori e pittori saranno esposti presso gli spazi di Palazzo dei Priori, Pinacoteca Civica, Museo Etrusco Guarnacci, Battistero di San Giovanni, Teatro Romano, Ecomuseo dell’Alabastro e si alterneranno nel corso dell’esposizioni: questo darà vita a un continuo rinnovamento dell’iniziativa, che vedrà eventi dedicati continui. Fino al 31 dicembre 2015 questo grande omaggio a Rosso Fiorentino, la più originale e spettacolare manifestazione mai dedicata al grande maestro nato a Firenze nel 1495, sarà visibile con un solo biglietto valido per tutti i luoghi, la Volterra Card, che permetterà a ogni visitatore di godere della sorprendente esposizione diffusa per la Città. Orario: tutti i giorni 9.00-20.00, giovedì 9.00-23.00.
   
 
End: 31 dicembre 2015
Event Categories:
, , , ,

Luogo

Pinacoteca e Museo Civico
Via dei Sarti, 1, Volterra, Pisa Italia
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Gherardo delle Notti. Quadri bizzarrissimi e cene allegre

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Mostre
La prima mostra monografica su Gerrit van Horthorst (Gherardo delle Notti) durante il suo periodo in Italia: quaranta tele tra cui le scene al lume di notte, le "conviviali fiorentine" e le pale d'altare.

Info

055 294883 -

Info

055 2398740
 
10/02/2015 - 24/05/2015 08.15-18.50; Lunedì chiusoGALLERIA DEGLI UFFIZI - Piazzale Degli Uffizi , 2
 




Coincidenze di Davide Mosconi alla Galleria Il Ponte

 
Presso Dal 17/01/2015 Al 13/03/2015

La mostra dedicata dalla galleria Il Ponte a Davide Mosconi, musicista di formazione, fotografo pubblicitario e designer, ripercorre il suo lavoro fotografico fin dagli anni Sessanta. Isabelle Dufresne del 1965: l'occhio tra le natiche tra Surrealismo e Pop; l'Autoritratto in forma di pubblicità su "Il Corriere della Sera" del 1968: Mosconi fotografo, sorridente ed elegante, unisce al mestiere l'avanguardia; i light boxes, del 1968, di cui si presenta quasi l'intero ciclo: immagini in bianco nero con l'inserimento di diapositive a colori, montate su cassonetti retro-illuminati.

Viene poi esposta In morte del padre, del 1984/85, imponente opera realizzata attraverso polaroid oversize (51x61 cm ciascuna) composta da cinque trittici basati sulla coincidenza fra l'immagine tratta da un libro, una foto altrui e il suo scatto. Con la stessa struttura compositiva sviluppa una serie di lavori sul corpo, qui sono esposti gli Ombelichi e i Corpi decorati della fine degli anni Ottanta. Si prosegue con la serie dei Drawing Air del 1995/96, dove oggetti lanciati in aria e fissati nello scatto fotografico, disegnano i cieli, giocando su quella casualità delle coincidenze che ritroviamo anche nelle Polveri, del 1998-99: luminescenze d'oro, d'argento e di pietre preziose fotografate in sospensione come un cielo stellato. L'ultima serie è quella degli Autoritratti bucati del 2000, realizzati non tanto nell'autoritrarsi, quanto nel sottrarsi, in cui immagine e mezzo fotografico vengono messi alla prova della distruzione.

Di questo artista complesso, poliedrico, che ha usato tanti media e mezzi espressivi, si presenta anche la Sezione aurea, concepita da Davide Mosconi nel 1971 e compiuta nel 2000 dopo un lungo processo di elaborazione (edita quest'anno a Doha da Alga Marghen, grazie a Emanuele Carcano e Gabriele Bonomo). Basata anch'essa sulle coincidenze, consta di sei dischi vinilici vergini, senza alcun suono registrato, sulla cui superficie sono state tracciate linee algebriche con punte di diverse misure. I dischi vanno suonati insieme su sei piatti diversi, ma da una simultaneità impossibile scaturisce l'irripetibilità del suono che determina l'unicità di ogni ascolto. Ufficio stampa Susanna Fabiani (susy@galleriailponte.com) - dettagli e materiale fotografico disponibili su richiesta.
Fotografie
a cura di Ines Mosconi, Carla Pellegrini, Andrea Alibrandi
Musica
a cura di Emanuele Carcano e Gabriele Bonomo
Elio Grazioli, Davide Mosconi:
fotografia, musica e design
Edizioni Tip.Le.Co., Milano 2014
Nota biografica
Davide Mosconi nasce a Milano nel 1941. Iscritto al Conservatorio G. Verdi di Milano dove studia pianoforte e composizione, si diploma nel 1960. L'anno seguente si trasferisce per due anni a Londra dove studia fotografia al London College of Printing. Frequenta l'ambiente musicale d'avanguardia. La musica che esegue é già "contemporanea". Jazzista noto fin dagli anni sessanta, passa alla musica sperimentale, performativa, ambientale. Nel '63 torna a Milano, ma l'anno seguente si trasferisce per tre anni a New York, dove lavora come assistente di Richard Avedon e di Hiro.

Dal punto di vista artistico, i suoi esordi si annoverano nell'ambito dell'antidesign, collabora infatti con Ugo La Pietra e il gruppo Global Tools (che fonderà nel '74): vicino alla sperimentazione radicale del contesto Fluxus di Milano Poesia, ma compagno di strada dell'ironico e giocoso Bruno Munari.

A Milano, nel 1967, tiene la sua prima personale alla Galleria Il Diaframma, Il sogno di Davide. Nel 1968 forma il "Quartetto" con Gustavo Bonora, Marco Cristofolini ed Enzo Gardenghi, con i quali organizza una serie continua di concerti dal vivo, eventi privati e registrazioni in studio. Nel '69 fonda lo studio fotografico e grafico "Studio X", presso il quale realizzerà negli anni a seguire campagne pubblicitarie, servizi di moda e di costume. Nel 1970 progetta e realizza il libro fotografico Design Italia '70. Nel 1972 partecipa alla mostra Italy: The New Domestic Landscape al MoMA di New York con il cortometraggio Something to belive in; due anni dopo è tra gli artisti di Fotomedia, mostra itinerante tra Dortmund e Milano, curata da Daniela Palazzoli. Continua la ricerca musicale attraverso la performance, la collaborazione con altri musicisti, l'improvvisazione e l'invenzione di strumenti inediti. Nei primi anni Ottanta comincia a lavorare su invito della Polaroid con la nuova macchina oversize 51x61 cm. Nel 1984 presenta In morte del padre la serie dei cinque "trittici", per cui riceve il premio Polaroid; nel 1997 gli viene conferito il primo premio per la fotografia d'arte dal prestigioso International Center of Photography di Londra. In questi anni si concentra su procedimenti artistici affidati al caso e all'istante, lavorando sui concetti di "contemporaneità" e "casualità": i due lavori più importanti che ne scaturiscono sono le serie fotografiche Disegnare l'aria e Polveri. Muore nel 2002.

Le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni e gallerie in tutto il mondo, tra cui la National Gallery di Bruxelles, l'I.C.A. di Londra, la Guggenheim Foundation di Venezia, la Biennale di Venezia (1991, 1993, 2001, 2003), la Rayburn Foundation di New York, la Galleria Milano (Milano, 1998, 1999, 2014) di Carla Pellegrini, che dal 2006 ha ospitato una serie di concerti cercando di eseguire tutti i brani contenuti ne LASTORIADELLA MUSICADIDAVIDEMOSCONI, libro d'artista realizzato da Davide e pubblicato con Do-Soul nel 1989. E' appena uscita una biografia dell'artista scritta da Elio Grazioli, Davide Mosconi: fotografia, musica e design, Edizioni Tip.Le.Co., Milano 2014.
 


25 Febbraio






Rosso Fiorentino. Rosso Vivo. La Deposizione, la Storia, il ‘900, il Contemporaneo – Volterra (Pisa)

   

  ENTRO   :  31 dicembre 2015



Scultori e pittori saranno esposti presso gli spazi di Palazzo dei Priori, Pinacoteca Civica, Museo Etrusco Guarnacci, Battistero di San Giovanni, Teatro Romano, Ecomuseo dell’Alabastro e si alterneranno nel corso dell’esposizioni: questo darà vita a un continuo rinnovamento dell’iniziativa, che vedrà eventi dedicati continui. Fino al 31 dicembre 2015 questo grande omaggio a Rosso Fiorentino, la più originale e spettacolare manifestazione mai dedicata al grande maestro nato a Firenze nel 1495, sarà visibile con un solo biglietto valido per tutti i luoghi, la Volterra Card, che permetterà a ogni visitatore di godere della sorprendente esposizione diffusa per la Città. Orario: tutti i giorni 9.00-20.00, giovedì 9.00-23.00.
   
 
End: 31 dicembre 2015
Event Categories:
, , , ,

Luogo

Pinacoteca e Museo Civico
Via dei Sarti, 1, Volterra, Pisa Italia
 
 

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Gherardo delle Notti. Quadri bizzarrissimi e cene allegre

immaginenews
Mostre
La prima mostra monografica su Gerrit van Horthorst (Gherardo delle Notti) durante il suo periodo in Italia: quaranta tele tra cui le scene al lume di notte, le "conviviali fiorentine" e le pale d'altare.

Info

055 294883 -

Info

055 2398740
 
10/02/2015 - 24/05/2015 08.15-18.50; Lunedì chiusoGALLERIA DEGLI UFFIZI - Piazzale Degli Uffizi , 2
 
 
 

 

Coincidenze di Davide Mosconi alla Galleria Il Ponte

 
Presso Dal 17/01/2015 Al 13/03/2015


La mostra dedicata dalla galleria Il Ponte a Davide Mosconi, musicista di formazione, fotografo pubblicitario e designer, ripercorre il suo lavoro fotografico fin dagli anni Sessanta. Isabelle Dufresne del 1965: l'occhio tra le natiche tra Surrealismo e Pop; l'Autoritratto in forma di pubblicità su "Il Corriere della Sera" del 1968: Mosconi fotografo, sorridente ed elegante, unisce al mestiere l'avanguardia; i light boxes, del 1968, di cui si presenta quasi l'intero ciclo: immagini in bianco nero con l'inserimento di diapositive a colori, montate su cassonetti retro-illuminati.

Viene poi esposta In morte del padre, del 1984/85, imponente opera realizzata attraverso polaroid oversize (51x61 cm ciascuna) composta da cinque trittici basati sulla coincidenza fra l'immagine tratta da un libro, una foto altrui e il suo scatto. Con la stessa struttura compositiva sviluppa una serie di lavori sul corpo, qui sono esposti gli Ombelichi e i Corpi decorati della fine degli anni Ottanta. Si prosegue con la serie dei Drawing Air del 1995/96, dove oggetti lanciati in aria e fissati nello scatto fotografico, disegnano i cieli, giocando su quella casualità delle coincidenze che ritroviamo anche nelle Polveri, del 1998-99: luminescenze d'oro, d'argento e di pietre preziose fotografate in sospensione come un cielo stellato. L'ultima serie è quella degli Autoritratti bucati del 2000, realizzati non tanto nell'autoritrarsi, quanto nel sottrarsi, in cui immagine e mezzo fotografico vengono messi alla prova della distruzione.

Di questo artista complesso, poliedrico, che ha usato tanti media e mezzi espressivi, si presenta anche la Sezione aurea, concepita da Davide Mosconi nel 1971 e compiuta nel 2000 dopo un lungo processo di elaborazione (edita quest'anno a Doha da Alga Marghen, grazie a Emanuele Carcano e Gabriele Bonomo). Basata anch'essa sulle coincidenze, consta di sei dischi vinilici vergini, senza alcun suono registrato, sulla cui superficie sono state tracciate linee algebriche con punte di diverse misure. I dischi vanno suonati insieme su sei piatti diversi, ma da una simultaneità impossibile scaturisce l'irripetibilità del suono che determina l'unicità di ogni ascolto. Ufficio stampa Susanna Fabiani (susy@galleriailponte.com) - dettagli e materiale fotografico disponibili su richiesta.
Fotografie
a cura di Ines Mosconi, Carla Pellegrini, Andrea Alibrandi
Musica
a cura di Emanuele Carcano e Gabriele Bonomo
Elio Grazioli, Davide Mosconi:
fotografia, musica e design
Edizioni Tip.Le.Co., Milano 2014
Nota biografica
Davide Mosconi nasce a Milano nel 1941. Iscritto al Conservatorio G. Verdi di Milano dove studia pianoforte e composizione, si diploma nel 1960. L'anno seguente si trasferisce per due anni a Londra dove studia fotografia al London College of Printing. Frequenta l'ambiente musicale d'avanguardia. La musica che esegue é già "contemporanea". Jazzista noto fin dagli anni sessanta, passa alla musica sperimentale, performativa, ambientale. Nel '63 torna a Milano, ma l'anno seguente si trasferisce per tre anni a New York, dove lavora come assistente di Richard Avedon e di Hiro.

Dal punto di vista artistico, i suoi esordi si annoverano nell'ambito dell'antidesign, collabora infatti con Ugo La Pietra e il gruppo Global Tools (che fonderà nel '74): vicino alla sperimentazione radicale del contesto Fluxus di Milano Poesia, ma compagno di strada dell'ironico e giocoso Bruno Munari.

A Milano, nel 1967, tiene la sua prima personale alla Galleria Il Diaframma, Il sogno di Davide. Nel 1968 forma il "Quartetto" con Gustavo Bonora, Marco Cristofolini ed Enzo Gardenghi, con i quali organizza una serie continua di concerti dal vivo, eventi privati e registrazioni in studio. Nel '69 fonda lo studio fotografico e grafico "Studio X", presso il quale realizzerà negli anni a seguire campagne pubblicitarie, servizi di moda e di costume. Nel 1970 progetta e realizza il libro fotografico Design Italia '70. Nel 1972 partecipa alla mostra Italy: The New Domestic Landscape al MoMA di New York con il cortometraggio Something to belive in; due anni dopo è tra gli artisti di Fotomedia, mostra itinerante tra Dortmund e Milano, curata da Daniela Palazzoli. Continua la ricerca musicale attraverso la performance, la collaborazione con altri musicisti, l'improvvisazione e l'invenzione di strumenti inediti. Nei primi anni Ottanta comincia a lavorare su invito della Polaroid con la nuova macchina oversize 51x61 cm. Nel 1984 presenta In morte del padre la serie dei cinque "trittici", per cui riceve il premio Polaroid; nel 1997 gli viene conferito il primo premio per la fotografia d'arte dal prestigioso International Center of Photography di Londra. In questi anni si concentra su procedimenti artistici affidati al caso e all'istante, lavorando sui concetti di "contemporaneità" e "casualità": i due lavori più importanti che ne scaturiscono sono le serie fotografiche Disegnare l'aria e Polveri. Muore nel 2002.

Le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni e gallerie in tutto il mondo, tra cui la National Gallery di Bruxelles, l'I.C.A. di Londra, la Guggenheim Foundation di Venezia, la Biennale di Venezia (1991, 1993, 2001, 2003), la Rayburn Foundation di New York, la Galleria Milano (Milano, 1998, 1999, 2014) di Carla Pellegrini, che dal 2006 ha ospitato una serie di concerti cercando di eseguire tutti i brani contenuti ne LASTORIADELLA MUSICADIDAVIDEMOSCONI, libro d'artista realizzato da Davide e pubblicato con Do-Soul nel 1989. E' appena uscita una biografia dell'artista scritta da Elio Grazioli, Davide Mosconi: fotografia, musica e design, Edizioni Tip.Le.Co., Milano 2014.
 



Altri eventi





Rosso Fiorentino. Rosso Vivo. La Deposizione, la Storia, il ‘900, il Contemporaneo – Volterra (Pisa)

   

  ENTRO   :  31 dicembre 2015



Scultori e pittori saranno esposti presso gli spazi di Palazzo dei Priori, Pinacoteca Civica, Museo Etrusco Guarnacci, Battistero di San Giovanni, Teatro Romano, Ecomuseo dell’Alabastro e si alterneranno nel corso dell’esposizioni: questo darà vita a un continuo rinnovamento dell’iniziativa, che vedrà eventi dedicati continui. Fino al 31 dicembre 2015 questo grande omaggio a Rosso Fiorentino, la più originale e spettacolare manifestazione mai dedicata al grande maestro nato a Firenze nel 1495, sarà visibile con un solo biglietto valido per tutti i luoghi, la Volterra Card, che permetterà a ogni visitatore di godere della sorprendente esposizione diffusa per la Città. Orario: tutti i giorni 9.00-20.00, giovedì 9.00-23.00.
   
 
End: 31 dicembre 2015
Event Categories:
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Luogo

Pinacoteca e Museo Civico
Via dei Sarti, 1, Volterra, Pisa Italia
 

Gherardo delle Notti. Quadri bizzarrissimi e cene allegre

immaginenews
Mostre
La prima mostra monografica su Gerrit van Horthorst (Gherardo delle Notti) durante il suo periodo in Italia: quaranta tele tra cui le scene al lume di notte, le "conviviali fiorentine" e le pale d'altare.

Info

055 294883 -

Info

055 2398740
 
10/02/2015 - 24/05/2015 08.15-18.50; Lunedì chiusoGALLERIA DEGLI UFFIZI - Piazzale Degli Uffizi , 2
 
 
 

 

Coincidenze di Davide Mosconi alla Galleria Il Ponte

 
Presso Dal 17/01/2015 Al 13/03/2015


La mostra dedicata dalla galleria Il Ponte a Davide Mosconi, musicista di formazione, fotografo pubblicitario e designer, ripercorre il suo lavoro fotografico fin dagli anni Sessanta. Isabelle Dufresne del 1965: l'occhio tra le natiche tra Surrealismo e Pop; l'Autoritratto in forma di pubblicità su "Il Corriere della Sera" del 1968: Mosconi fotografo, sorridente ed elegante, unisce al mestiere l'avanguardia; i light boxes, del 1968, di cui si presenta quasi l'intero ciclo: immagini in bianco nero con l'inserimento di diapositive a colori, montate su cassonetti retro-illuminati.

Viene poi esposta In morte del padre, del 1984/85, imponente opera realizzata attraverso polaroid oversize (51x61 cm ciascuna) composta da cinque trittici basati sulla coincidenza fra l'immagine tratta da un libro, una foto altrui e il suo scatto. Con la stessa struttura compositiva sviluppa una serie di lavori sul corpo, qui sono esposti gli Ombelichi e i Corpi decorati della fine degli anni Ottanta. Si prosegue con la serie dei Drawing Air del 1995/96, dove oggetti lanciati in aria e fissati nello scatto fotografico, disegnano i cieli, giocando su quella casualità delle coincidenze che ritroviamo anche nelle Polveri, del 1998-99: luminescenze d'oro, d'argento e di pietre preziose fotografate in sospensione come un cielo stellato. L'ultima serie è quella degli Autoritratti bucati del 2000, realizzati non tanto nell'autoritrarsi, quanto nel sottrarsi, in cui immagine e mezzo fotografico vengono messi alla prova della distruzione.

Di questo artista complesso, poliedrico, che ha usato tanti media e mezzi espressivi, si presenta anche la Sezione aurea, concepita da Davide Mosconi nel 1971 e compiuta nel 2000 dopo un lungo processo di elaborazione (edita quest'anno a Doha da Alga Marghen, grazie a Emanuele Carcano e Gabriele Bonomo). Basata anch'essa sulle coincidenze, consta di sei dischi vinilici vergini, senza alcun suono registrato, sulla cui superficie sono state tracciate linee algebriche con punte di diverse misure. I dischi vanno suonati insieme su sei piatti diversi, ma da una simultaneità impossibile scaturisce l'irripetibilità del suono che determina l'unicità di ogni ascolto. Ufficio stampa Susanna Fabiani (susy@galleriailponte.com) - dettagli e materiale fotografico disponibili su richiesta.
Fotografie
a cura di Ines Mosconi, Carla Pellegrini, Andrea Alibrandi
Musica
a cura di Emanuele Carcano e Gabriele Bonomo
Elio Grazioli, Davide Mosconi:
fotografia, musica e design
Edizioni Tip.Le.Co., Milano 2014
Nota biografica
Davide Mosconi nasce a Milano nel 1941. Iscritto al Conservatorio G. Verdi di Milano dove studia pianoforte e composizione, si diploma nel 1960. L'anno seguente si trasferisce per due anni a Londra dove studia fotografia al London College of Printing. Frequenta l'ambiente musicale d'avanguardia. La musica che esegue é già "contemporanea". Jazzista noto fin dagli anni sessanta, passa alla musica sperimentale, performativa, ambientale. Nel '63 torna a Milano, ma l'anno seguente si trasferisce per tre anni a New York, dove lavora come assistente di Richard Avedon e di Hiro.

Dal punto di vista artistico, i suoi esordi si annoverano nell'ambito dell'antidesign, collabora infatti con Ugo La Pietra e il gruppo Global Tools (che fonderà nel '74): vicino alla sperimentazione radicale del contesto Fluxus di Milano Poesia, ma compagno di strada dell'ironico e giocoso Bruno Munari.

A Milano, nel 1967, tiene la sua prima personale alla Galleria Il Diaframma, Il sogno di Davide. Nel 1968 forma il "Quartetto" con Gustavo Bonora, Marco Cristofolini ed Enzo Gardenghi, con i quali organizza una serie continua di concerti dal vivo, eventi privati e registrazioni in studio. Nel '69 fonda lo studio fotografico e grafico "Studio X", presso il quale realizzerà negli anni a seguire campagne pubblicitarie, servizi di moda e di costume. Nel 1970 progetta e realizza il libro fotografico Design Italia '70. Nel 1972 partecipa alla mostra Italy: The New Domestic Landscape al MoMA di New York con il cortometraggio Something to belive in; due anni dopo è tra gli artisti di Fotomedia, mostra itinerante tra Dortmund e Milano, curata da Daniela Palazzoli. Continua la ricerca musicale attraverso la performance, la collaborazione con altri musicisti, l'improvvisazione e l'invenzione di strumenti inediti. Nei primi anni Ottanta comincia a lavorare su invito della Polaroid con la nuova macchina oversize 51x61 cm. Nel 1984 presenta In morte del padre la serie dei cinque "trittici", per cui riceve il premio Polaroid; nel 1997 gli viene conferito il primo premio per la fotografia d'arte dal prestigioso International Center of Photography di Londra. In questi anni si concentra su procedimenti artistici affidati al caso e all'istante, lavorando sui concetti di "contemporaneità" e "casualità": i due lavori più importanti che ne scaturiscono sono le serie fotografiche Disegnare l'aria e Polveri. Muore nel 2002.

Le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni e gallerie in tutto il mondo, tra cui la National Gallery di Bruxelles, l'I.C.A. di Londra, la Guggenheim Foundation di Venezia, la Biennale di Venezia (1991, 1993, 2001, 2003), la Rayburn Foundation di New York, la Galleria Milano (Milano, 1998, 1999, 2014) di Carla Pellegrini, che dal 2006 ha ospitato una serie di concerti cercando di eseguire tutti i brani contenuti ne LASTORIADELLA MUSICADIDAVIDEMOSCONI, libro d'artista realizzato da Davide e pubblicato con Do-Soul nel 1989. E' appena uscita una biografia dell'artista scritta da Elio Grazioli, Davide Mosconi: fotografia, musica e design, Edizioni Tip.Le.Co., Milano 2014.
 

 

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